Cultura

Solidarietà in rete per tutto il mondo

La Rete Radiè Resch,è un’associazione di solidarietà internazionale, nata per realizzare progetti d’aiuto nel mondo, a favore di una società fondata sulla giustizia, la pace e l’amicizia.

di Lillina Moggio

Parte da lontano la storia della Rete Radiè Resch. Alla sua origine si può ritrovare una frase come questa: «In faccia ai Paesi sottosviluppati, la Chiesa si presenta quale è, e vuole essere, come la Chiesa di tutti, e particolarmente la chiesa dei poveri (?) Dovere di ogni uomo, dovere impellente del cristiano è di considerare il superfluo con la misura della necessità altrui e di ben vigilare perché l?amministrazione e la diffusione dei beni creati venga posta a vantaggio di tutti». Era l?11 settembre del ?62 quando, un mese prima dell?apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, Papa Giovanni XXIII lanciava al mondo questo messaggio. Ad accogliere la sua voce numerosi padri conciliari dei Paesi del Terzo Mondo; che si ispiravano al documento, ?Gesù, la Chiesa e i poveri? scritto da Paul Gauthier, un prete francese, che sulle orme di Gesù, aveva deciso di lavorare come muratore a Nazareth insieme a poveri e operai, e abitare in una baracca di cantiere. Erano così poste le basi per un rinnovamento della Chiesa, una ?Chiesa dei poveri?, per i poveri e tra i poveri, più vera e più autentica, in un mondo in cui la povertà di due terzi del genere umano veniva oltraggiata dalla ricchezza di una minoranza. Quanta storia in quegli eventi dei primi anni ?60. Un anello di storia che s?intreccia con quella di Rete Radiè Resch, l?associazione di solidarietà internazionale, nata per realizzare progetti d?aiuto nel mondo, a favore di una società fondata non sulla sopraffazione, ma sulla giustizia, la pace e l?amicizia. A dare inizio all?impegno dell?Organizzazione fu lo scrittore e giornalista Ettore Masina. Inviato del quotidiano ?Il Giorno? per seguire nel ?64 il viaggio in Terra Santa di papa Paolo VI, Masina ritrovò Gauthier e di fronte alla miseria di quei popoli, proprio su consiglio di padre Paul nacque l?idea di creare una rete di amici, impegnati ogni mese a inviare in quei luoghi di sofferenza offerte e sostegno. All?associazione venne dato il nome di una bimba palestinese morta di polmonite in un tugurio di Nazareth, mentre la sua famiglia aspettava l?assegnazione di una casa, una di quelle abitazioni per i lavoratori palestinesi, che la Rete contribuì a costruire con il suo primo intervento. Oggi la Rete vanta più di 40 sedi locali in tutta Italia, Alessandria, Milano, Padova, Bologna, Firenze, Napoli e Cagliari soltanto per citarne alcune, tutte coinvolte in ?operazioni? d?intervento internazionale: Italia, Palestina, Guinea, Centro e Sud America, soprattutto in Brasile. Oltre 30 anni di non facile attività quella di Radiè Resch, di momenti di crisi e di scelte sempre nuove, fondati da una profonda diffidenza nei confronti di operazioni ad alto impegno di denaro. Secondo i sostenitori del gruppo infatti, «Il dare soldi è soltanto un piccolo gesto». E proseguono «Esso può diventare un alibi, se non è accompagnato da una riconsiderazione critica e da un cambiamento delle nostre scelte quotidiane, del nostro modo di consumare e se non partecipiamo ai movimenti di resistenza contro il dominio dei grandi poteri finanziari che vogliono imporre il loro potere con ogni mezzo». Tra gli appuntamenti fissi dell?Associazione, è importante ricordare che negli anni dispari viene organizzato un Seminario Nazionale di analisi e di approfondimento di tematiche Nord-Sud e in quelli pari un convegno nazionale. Proprio quest?anno dal 7 al 9 Aprile è previsto a Rimini il 18° Convegno Nazionale sul tema ?Globalizziamo la Giustizia e la pace: E sarà Giubileo?. Lillina Moggio Scuole, assistenza e recupero sociale Nel ?99 le operazioni in corso della Rete sono state 40 e per sostenerle sono stati raccolti oltre 500 milioni. Importanti a Ciudad Sandino, un quartiere poverissimo della periferia di Managua (Nicaragua), gli interventi di assistenza psicologica, medica, legale e di formazione professionale a favore di ragazze madri ed adolescenti che si prostituiscono. In Guinea Equatoriale il gruppo ha fornito alla Cooperativa ?Maria Reina?, costituita da 24 famiglie che coltivano in comune 50 ettari di terra, i mezzi per poter vendere direttamente i propri prodotti al mercato di Bata, la città principale della parte continentale dello stato. E ancora in Equador ad Ambato, nella provincia di Bolivar, la Rete ha promosso un progetto di educazione sanitaria con recupero della medicina tradizionale, beneficiando 1000 bambini in 9 scuole parrocchiali nei villaggi dei dintorni di Ambato. Da non dimenticare gli obiettivi promossi da Radiè Resch in Cile e Brasile. Nel primo a Temuco, l?associazione si è impegnata a diffondere le problematiche e i diritti dei popoli indigeni, attraverso la pubblicazione del periodico Aukin; l?iniziativa permetterà di rafforzare la cultura Mapuche e di sensibilizzare sulle culture che convivono nel paese. In Brasile, nel Piauì, è stato finanziato in una scuola, un programma di formazione per educatori e animatori di movimenti sindacali, popolari e di organizzazioni di donne.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA