Famiglia

Amy Domini: ho detto no a General Electric

Su Le Monde di oggi, la regina dell'investimento responsabile, svela che ha più volte rifiutato le richieste della multinazionale di essere quotata nel suo indice

di Giampaolo Cerri

«General Electric vorrebbe essere quotata nel nostro indice ed è venuta ad incontrami più di una volta». Amy Domini l’inventrice del Domini 400 Social Index rivela oggi a Le Monde, che i big dell’industria americana hanno bussato più volte ai suoi uffici di Soho a New York. Ricevendo sempre picche dalla paladina dell’investimento responsabile: «Rifiutiamo di quotare per principio d’investire in imprese che producono armi, tabacco e quelle che sostengono l’industria nucleare», ha spiegato. Il servizio, intitolato «La lotta dell’americana Amy Domini per un capitalismo più virtuoso» racconta anche di un recente confronto fra la donna e George Soros, il finanziere progressista: «Mi ha dato ragione sul fatto che solo a partire dal 10-15% di capitale azionario detenuto, si possano cominciare a cambiare le cose. E’ il mio obiettivo, raggiungere questo livello di partecipazione, per cambiare veramente»


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