Economia

La Sicilia innovativa di domani passa attraverso la rete

A Trapani l’incontro di 22 realtà siciliane per confrontarsi su quali sono le strategie più adatte per migliorare il territorio in termini di innovazione e lavoro. “Pollini - Progettiamo la Sicilia di domani” il titolo di questo evento realizzato grazie al sostegno di Fondazione Con il Sud e di partner come Sicindustria, il Comune di Trapani, ELIS e il Consorzio Solidalia

di Gilda Sciortino

Condividere un tavolo per costruire attorno a esso progetti che parlano di South Working, formazione, educazione e imprenditorialità giovanile. È stato questo il senso della giornata di coprogettazione, dal titolo “Pollini – Progettiamo la Sicilia di domani”, che ha avuto luogo a Trapani, nella suggestiva cornice liberty della Casina delle Palme. A organizzarla una rete composta da 22 realtà siciliane della quale fanno parte Beehive – Valore Sud, Sicilian Valley, Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Trapani per il Futuro e Coltivatori di bellezza.

Un evento reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Con il Sud, ma anche grazie al concreto sostegno di partner come Sicindustria, il Comune di Trapani, ELIS e il Consorzio Solidalia.

Veri e propri portatori di bene comune che hanno voluto esserci a tutti i costi, dando vita a un importante momento di confronto e scambio andato oltre la mera partecipazione.

«Abbiamo tenuto a precisare che non si trattava della solita iniziativa che punta a mettere timbri e loghi – afferma Sergio Parisi, cofounder di Beehive – perché gli enti, le aziende, le fondazioni e le start-up che vi hanno preso parte hanno deciso di prendere un impegno concreto per il miglioramento della Sicilia in termini di innovazione e lavoro. Si è voluto creare un momento di condivisione che avrà una sua continuità per realizzare quei progetti emersi dai tavoli di lavoro di “Pòllini”, con la speranza di far sbocciare nuovi fiori grazie alla condivisione di obiettivi comuni».


Un modo di dialogare che vuole differenziarsi dal passato, dimostrando che essere comunità vuol dire costruire e prendersi cura delle alleanze di fiducia e di lavoro comune.

«Si è lavorato insieme per immaginare e realizzare percorsi che abbiano un impatto concreto nella vita delle persone – sottolinea Giuseppe La Rocca, direttore della Fondazione di Comunità di Agrigento e Trapani – tenendo sempre ben presente coloro che oggi hanno maggiori difficoltà ad andare avanti. Non possiamo, infatti, pensare di mettere in campo progetti e interventi privi di aderenza con la realtà».

Un percorso certamente all’inizio dal punto di vista della messa in rete delle buone prassi, ma senza dubbio avanti per quel che riguarda la consapevolezza dei passi da compiere. Un viaggio partito con tutti i migliori presupposti per dimostrare concretamente che l’innovazione e il lavoro possono andare incontro ai bisogni del territorio.

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