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Bancario e volontario: grazie alla legge si pu
La Popolare di Milano applica per prima un articolo della 460 che permette di distaccare dipendenti presso associazioni di volontariato. Gli interessati? Entusiasti
Che la Banca popolare di Milano fosse particolarmente attenta ai temi del sociale (vedi il sostegno alla nascita della banca etica) lo si sapeva. Ma che una significativa percentuale dei suoi dipendenti si dichiarasse disponibile a ?distaccarsi? per un certo periodo dall?istituto per dedicarsi ad attività di volontariato, questo era un fatto certamente meno noto. Almeno fino a pochi giorni fa, quando sono stati resi noti i risultati di un?indagine promossa l?estate scorsa dall?organizzazione sindacale Fiba-Cisl Bpm al fine di sondare tra gli oltre 6000 addetti della banca la loro propensione a ?cogliere? l?opportunità offerta dall?art. 13 della ?legge Zamagni? (la 460/97) che prevede la deducibilità fiscale dal reddito d?impresa delle «spese relative all?impiego di lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato, utilizzati per prestazioni di servizi erogati a favore di Onlus, nel limite del 5 per mille dell?ammontare complessivo delle spese per prestazioni di lavoro dipendente». Un?analisi condotta tramite l?invio di questionari elaborati poi dall?Istituto per la ricerca sociale. Ebbene, i risultati emersi sono davvero sorprendenti. Ben il 27,1% dei dipendenti che hanno risposto al questionario ha dichiarato di fare già volontariato. Per quanto concerne invece il giudizio sull?art.13, addirittura il 91% del campione sostiene che la Bpm dovrebbe sfruttare le opportunità offerte dal decreto ed il 74,5% ritiene che il ?distacco? sia la forma di gran lunga preferibile per avvicinare il mondo profit a quello non profit. «Si tratta di indicazioni di grande interesse» afferma Antonio Colli, direttore del personale della Banca, «alle quali sicuramente daremo un coerente e concreto seguito. Saremmo la prima azienda italiana, e non solo nel comparto del credito, ad avvalerci diffusamente dell?art. 13. E a questo primato ci teniamo particolarmente perché la nostra è una banca che vuole guardare avanti senza però dimenticare di guardarsi anche intorno».
F. M.
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