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Senza dimora, la Cucina mobile è arrivata a Roma

Al via da questa sera il servizio che assicura l’accesso al cibo caldo e sano alle persone fragili che vivono in strada. Ogni settimana 450 cene calde e 450 colazioni tra le zone di San Pietro e Municipio XV. Il presidente Sinigallia: «Grazie ai volontari e ai donatori senza i quali tutto questo non sarebbe possibile»

di Redazione

È stato presentato oggi – davanti a piazza San Pietro – il nuovo servizio della Cucina Mobile di Fondazione Progetto Arca onlus, che sarà attivo da questa sera giovedì 17 febbraio nella capitale per distribuire pasti caldi alle persone senzatetto che dimorano nelle strade dei Municipi I e XV. Progetto Arca opera da 28 anni a livello nazionale per portare un aiuto concreto alle persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale. Per sostenere le persone senza dimora, la Fondazione ha ideato e concretizzato il servizio della Cucina Mobile, che nasce dall’esperienza maturata sul campo dagli operatori e volontari durante i periodi di lockdown imposti dalla pandemia, che hanno visto una chiusura forzata delle mense e di altri servizi a supporto delle persone senza dimora.

«Da un giorno all’altro le persone in strada si sono trovate sole, senza la rete di supporto a loro conosciuta e necessaria per sopravvivere. Per la prima volta abbiamo incontrato persone senzatetto che non mangiavano da giorni» spiega Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca. «Da qui la decisione di non chiuderci in casa ma di inventarci qualcosa per star loro vicino. Abbiamo allora messo le ruote alla cucina: i senzatetto non potevano recarsi a una mensa e siamo andati noi da loro». Oggi all’ideale taglio del nastro con il presidente Alberto Sinigallia e una delegazione di operatori e volontari di Progetto Arca, erano presenti anche gli amici e i donatori – come le aziende Incomedia e Unilever – che sostengono il progetto dedicato a chi vive in fragilità e senza riparo.


In alto Leo Gassman con i volontari di Progetto Arca – foto di Davide Lazzaretto

La Cucina Mobile è un foodtruck con fornelli, forno e bollitori a bordo, che segue le Unità di strada di Progetto Arca, cioè i gruppi di volontari guidati da un operatore responsabile che consegnano direttamente in strada cene calde e complete, con proposte diversificate per un apporto nutrizionale sano ed equilibrato in termini di quantità e qualità, oltre che per andare incontro alle esigenze culturali e religiose delle persone incontrate. Monoporzioni con primo e secondo caldi a base di carboidrati, carne e verdure, a cui si aggiunge sempre una zuppa e un tè caldi, e inoltre uno zainetto contenente una ricca colazione per la mattina successiva.

Da oltre 10 anni le Unità di strada di Progetto Arca distribuiscono cibo alle persone senza dimora della zona di San Pietro; negli ultimi mesi i volontari hanno distribuito cene calde utilizzando mezzi propri, mentre ora l’arrivo della Cucina Mobile migliora e potenzia il servizio, pronto per raggiungere quante più persone possibili.
Al momento è prevista ogni settimana la preparazione e la distribuzione di 450 cene calde, e altrettante colazioni, dispensate in 4 sere in 2 quartieri della città: zona San Pietro, con la postazione fissa in via della Conciliazione, e zona Cassia – La Giustiniana (Municipio XV), dove è presente anche Casa Arca, la microcomunità che Progetto Arca gestisce da anni nella capitale per accogliere uomini in difficoltà che hanno bisogno di un sostegno abitativo per poter recuperare una dimensione lavorativa e sociale, ed essere quindi aiutati a ritrovare un nuovo percorso di vita, sicuro e protetto.

La Cucina Mobile garantisce un servizio ordinato, senza assembramenti, che permette ai volontari di entrare in contatto con le persone e di monitorare i casi di maggiore fragilità: donano un pasto caldo, all’occorrenza anche un sacco a pelo, e poi ascoltano e avviano momenti di dialogo utili a instaurare una relazione di fiducia con le persone incontrate, per orientarle poi ai servizi assistenziali sul territorio avviando percorsi di accoglienza e reinserimento sociale.

Nella capitale gli operatori e i volontari di Progetto Arca lavorano in rete con il Forum del Volontariato che coordina tutte le Unità di strada romane dedicate all’assistenza alle persone senza dimora, coinvolgendo in tutto una cinquantina di realtà tra associazioni, enti e parrocchie.
Dopo Milano – che è stata la prima a dotarsi di Cucina Mobile – Varese e Torino ora anche Roma ha il suo food truck e sono previste nell’anno nuove aperture, come a Napoli. Nel complesso oggi in Italia Progetto Arca distribuisce 2.000 cene calde e 2.000 colazioni alla settimana.

«La Cucina Mobile da strumento di emergenza si è trasformato in meno di un anno in un servizio per noi strutturale, che accompagna le Unità di strada in tutte le città in cui siamo presenti», continua il presidente Sinigallia (nella foto). «La Cucina Mobile ci ha aperto la visione di mettere le ruote a tutti i servizi che possono essere utili a chi vive in strada, come per esempio un servizio docce, un social market, un dormitorio. Visto l’aggravarsi quotidiano sotto i nostri occhi dell’emergenza sociale, con più persone che entrano nell’indigenza rispetto a quelle che ne escono, non staremo ad aspettare che sia chi ha bisogno a venire da noi, ma andremo noi dove serve. Grazie quindi di cuore a tutti i volontari e ai donatori senza i quali tutto questo non sarebbe possibile».

Alla presentazione ha partecipato anche l'assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari (nella foto) che ha commentato: «Questa cucina mobile è una bella notizia per la città di Roma, una nuova modalità "trendy" di food truck per portare il ristorante a chi non ha la possibilità di andarci. Proprio in questa piazza Papa Francesco ha affermato che 'siamo tutti sulla stessa barca e nessuno si salva da solo, ma dobbiamo remare tutti insieme': partiamo da un pasto, un primo contatto per aiutare le persone fragili a riprendere una vita normale. Ringrazio la Fondazione Progetto Arca per questo servizio innovativo e speriamo di riuscire a replicare questo modello e a fare rete anche con le altre associazioni».

I partner che hanno permesso l’acquisto del nuovo foodtruck e l’approvvigionamento continuo del cibo da cucinare e dispensare sono: Incomedia S.r.l., Unilever Italy Holdings S.r.l., Unione Buddhista Italiana, Doppio Malto S.p.A., General Beverage – Io Sano.


Da sx tra i due volontari all'esterno Cavicchia, Sinigallia e Ranfagni

«Quando abbiamo scoperto il progetto della Cucina Mobile non potevamo tirarci indietro e abbiamo deciso di sostenere la realizzazione del progetto qui a Roma con l’obiettivo di vederla funzionante e operativa nel più breve tempo possibile» commenta Federico Ranfagni, ceo e co-founder di Incomedia. «Non è la prima volta che Incomedia sostiene iniziative per il sociale, ma sicuramente la Cucina Mobile a Roma è il progetto più grande e sul quale crediamo fortemente perché è un aiuto concreto, soddisfa con l’erogazione dei pasti caldi uno dei bisogni primari dell’uomo ed è un progetto continuativo, destinato a durare settimane, mesi e anni».
«Combattere la diseguaglianza sociale e costruire una società più equa e inclusiva è uno degli obiettivi della nostra strategia e del nostro programma globale di sviluppo sostenibile» afferma Barbara Cavicchia, Food&Beverages Director di Unilever Italia . «La “Cucina Mobile” è per noi un eccellente esempio di come sia possibile lavorare insieme con l’obiettivo comune di ‘non lasciare indietro nessuno’ e per questo ringraziamo di cuore Progetto Arca per averci coinvolto».

«Quando siamo venuti a conoscenza dell’idea della Cucina Mobile non abbiamo avuto alcuna esitazione a scegliere di sostenere la sua realizzazione e siamo felici che dopo Milano arrivi anche nella capitale» aggiunge Stefano Davide Bettera, comunicazione Unione Buddhista Italiana. «Il foodtruck non è, infatti, solo un modo per portare aiuto in modo più capillare. È anche e soprattutto la via per incontrare davvero i volti di persone spesso ignorate e testimoniare il diritto alla dignità che la vita in strada aliena dalle loro vite».

«Da circa un anno collaboriamo con Progetto Arca su Milano e presto lo faremo anche su altre città, tra cui la stessa Roma» dichiara Giovanni Porcu, ceo Doppio Malto Spa. «Il nostro motto è “un posto felice” e siamo stati subito entusiasti all’idea di poterci mettere al servizio di chi si trova in difficoltà, portando il nostro contributo con ciò che sappiamo fare meglio, che in prima battuta è il cibo, in seconda battuta è la condivisione di un’esperienza positiva. Iniziamo così, con questo piccolo gesto, a “restituire” il bene che noi stessi riceviamo quotidianamente e sono orgoglioso di farlo insieme a una realtà di provata esperienza come Progetto Arca, a cui vanno la mia stima e la mia riconoscenza». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giovan Battista Varoli, ceo e co-founder di General Beverage – Io Sano: «Conosco da molti anni Progetto Arca e tutte le sue bellissime attività. Sono felice di poter contribuire in modo concreto alla realizzazione della Cucina Mobile, un progetto di grande respiro ma concreto, per essere davvero vicino ai bisogni primari di chi è fragile, di chi sulla strada ha bisogno di un pasto caldo e non se lo può permettere. La soluzione tecnica adottata sulle Cucine Mobili con il nostro sistema RistoSano, nato per rispondere alle fragilità alimentari in ambiti diversi e cioè nel settore sociosanitario, spero che rappresenti uno strumento utile sulle Cucine Mobili per rispondere agli obiettivi nel modo più efficace possibile».

Da parte sua Progetto Arca ringrazia la Nazionale Italiana Cantanti, rappresentata all’inaugurazione di oggi dalla presenza di Leo Gassmann, per la collaborazione sempre più stretta nei progetti di contrasto alla povertà.

Tutte le immagini sono di Daniele Lazzaretto

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