Cultura
Contrecourant, un documentario a puntate per raccontare l’Africa che “resta”
Quattro storie di quattro giovani che hanno deciso di restare in Mali e Senegal nonostante le difficoltà per portare avanti un progetto di vita nei loro paesi nativi. Contrecourant è un documentario in più puntate girato da Andrea de Georgio, giornalista ed esperto di Africa Occidentale, e Michele Cattani, foto e video reporter, nel 2021 tra Bamako e Dakar
di Redazione
C'è la storia di Elène Coulibaly, studentessa e ballerina di Bamako che danza “per un mondo migliore”. Per Elène la danza è tutto e il conservatorio la sua seconda famiglia. Nel video la vediamo mettere in scena la sua coreografia mentre il sole di Bamako tramonta nelle acque del fiume Niger. “Qui in Mali abbiamo tutti gli strumenti per riuscire a costruire l’Africa che desideriamo”.
E ancora quella di Boubacar Sangaré, giovane giornalista freelance maliano. Boubacar, conosciuto sotto la firma di Bokar, è stato professore negli Stati Uniti e ricercatore su questioni di sicurezza umana, oltre che autore dell’opera “Être étudiant au Mali” (La Sahélienne, 2016). Secondo questo giovane maliano, il ruolo dell’intellettuale africano oggi è produrre conoscenza endogena e un pensiero critico originale.
Quattro storie di resilienza, quattro giovani che hanno deciso di restare in Mali e Senegal nonostante le difficoltà per portare avanti un progetto di vita nei loro paesi nativi. Contrecourant è un documentario in più puntate girato da Andrea de Georgio, giornalista ed esperto di Africa Occidentale, e Michele Cattani, foto e video reporter, nel 2021 tra Bamako e Dakar. La serie di documentari è stata finanziata dall’ONG Engim Internazionale, grazie ai fondi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sede di Dakar, nell'ambito del progetto "GOT – Générer des Opportunités de Travail sur la route Guinée Bissau – Sénégal – Mali" (ENGIM/REG/11659/3).
E ancora Bassirou Wade, artista e designer ad alto impatto sociale. Originario di un’antica famiglia senegalese di forgerons, Bass crea opere d’arte ad alto impatto sociale ridando vita a rifiuti e materiali di recupero. Con saldatrice e flessibile, fra lampi e scintille, dà forma alla sua infinita immaginazione, coinvolgendo bambini e altri abitanti del quartiere. “Bisogna concentrarsi sugli esseri umani e sulla natura.” Parola di Bass!
La quarta storia è quella di Madj, il pescatore senegalese che non si arrende.
Madj è nato in una famiglia di pescatori da generazioni e ha deciso di restare in Senegal nonostante le profonde difficoltà vissute dalla pesca artigianale, sempre più minacciata dall’ingordigia e dal mancato rispetto delle leggi da parte dei grandi pescherecci stranieri.
Credits
Documentario di Andrea de Georgio.
Immagini di Michele Cattani.
Montaggio: Dario Fortunato.
Animazione (pittura ad olio su frame) di Gianluca Lo Presti.
Musica originale: Electric Circus.
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