Mondo

Usa: Bush lancia il servizio civile volontario di Stato

I pro e i contro del piano di Bush secondo il settimanale Economist

di Carlotta Jesi

Nel suo discorso sullo stato della Nazione, il presidente degli Stati Uniti George Bush ha chiesto a tutti gli americani di dedicare due anni della loro vita agli altri partecipando al servizio nazionale volontario. Una specie di servizio civile che Bush vuole lanciare istituzzionalizzando gli Americorps: uno schema di volontariato, lanciato da Bill Clinton, con cui circa 50 mila giovani ogni anno lavorano full time presso organizzazioni non profit e ottengono 4,752 ogni 18 mesi di servizio per pagarsi le rette dell’università. Bush intende trasformare gli Americorps in un corpo di volontari di stato ampliando il numero delle persone coinvolte e aumentando il budget del 50%. Oltre ai giovani, Bush vuole coinvolgere i pensionati: chiunque farà da tutor a un bambino per 500 ore, potrà ottenere una borsa di studio con cui mandare al college un suo nipote. La proposta di Bush non convince il settimanale inglese Economist: «Per far funzionare il suo piano, il presidente dovrebbe convincere milioni di associazioni e ong a lavorare con la burocrazia federale». Come dire: federalizzare il volontariato, assoggettandolo alla burocrazia di Stato, equivale ad affossarlo.


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