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Cdm: Servizio civile aperto anche agli extracomunitari

Lo stabilisce un decreto legislativo approvato oggi dal governo in via preliminare. Dal 2006 prospettive di carriera, incentivi e uno stipendio di 460 euro al mese

di Benedetta Verrini

Il servizio civile su base volontaria sarà aperto anche ai cittadini extracomunitari. Questa, in buona sostanza, è la grande novità contenuta nel decreto legislativo discusso oggi dal Consiglio dei Ministri, che integrerà le disposizioni della legge istitutiva del servizio civile nazionale. I cittadini dell’Unione europea e gli extracomunitari potranno fare l’esperienza del servizio civile in Italia se provvisti di permesso di soggiorno e se residenti da 3 anni nel nostro Paese. E’ stata inoltre definita la durata (12 mesi) e l’equiparazione dello stipendio a quello dei militari volontari in ferma annuale (460 euro mensili). Previsti crediti formativi e importanti prospettive per l’inserimento nel mondo del lavoro. Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per i rapporti con Parlamento delegato in materia di servizio civile, ha approvato, in via preliminare, un decreto legislativo che sarà trasmesso alle Commissioni Parlamentari competenti ed alla Conferenza Stato-Regioni e che integra le disposizioni relative all?attuazione, organizzazione e svolgimento del Servizio Civile Nazionale individuandone la durata (12 mesi), le modalità di selezione, il trattamento giuridico e quello economico, equiparandolo ai militari volontari in ferma annuale (pari a circa 460 Euro mensili). Attualmente possono già svolgere il Servizio Civile Nazionale, su base volontaria, le ragazze ed i ragazzi dichiarati inabili alla leva, con un?età compresa tra i 18 ed i 26 anni; il Decreto approvato oggi apre, a partire da quando il servizio militare non sarà più obbligatorio, lo svolgimento del servizio civile ai maschi ed alle donne del nostro paese ed anche ai cittadini dell?Unione Europea e agli extra-comunitari che vogliano spendere parte delle loro energie per la loro ?Patria? di adozione nella quale vivono e lavorano da un significativo periodo di tempo. Per questi ultimi, infatti, è richiesto il regolare permesso di soggiorno e la permanenza da almeno tre anni in Italia. L?Ufficio Nazionale per il Servizio Civile prevede già quest?anno di avviare al servizio su base volontaria 9.000 ragazze di cui 1.000 che potranno prestare la loro attività all?estero. La sfida per il futuro è quella di coinvolgere, non solo chi già vive esperienze di volontariato ma, soprattutto, stimolare l?interesse di quei giovani che non hanno mai pensato di occuparsi di ?servizio civile?. A questo proposito il Decreto prevede crediti formativi ed incentivi per l?inserimento nel mondo del lavoro, compresa una riserva di posti – a partire dal 1 gennaio 2006 – per l?accesso alle carriere iniziali del Corpo dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato per quei ragazzi e ragazze che abbiano maturato precedentemente l?esperienza di servizio civile in questi Corpi, nonché la possibilità di svolgere attività utili alla formazione culturale e professionale dei giovani anche presso Enti ed Amministrazioni che operano all?estero. Il Decreto conferma il carattere ?nazionale? del servizio civile come modalità concorrente ed alternativa diretta alla difesa dello Stato per quei giovani che scelgono di servire il Paese con mezzi non armati, ma non per questo meno significativi. Fondamentale è, in questo nuovo impianto organizzativo, la partecipazione delle Regioni e degli Enti Locali nella gestione del servizio civile, dall?approvazione dei progetti alla loro effettiva attuazione. Info: www.serviziocivile.it


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