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E il Comitato si rifece il trucco con la caccia
Mentre i cacciatori vengono messi alla porta, per i cronometristi e i medici sportivi cè la scappatoia delle associazioni benemerite. Impianto immutato da 50 anni
di Redazione
Le novità apportate dal nuovo statuto del Coni, riguardano anche gli assetti interni al Comitato olimpico. Il presidente del massimo ente sportivo italiano, fino a ieri eletto dai presidenti delle 39 federazioni sportive nazionali, dunque in famiglia, non potrà essere eletto oltre due mandati quadriennali. E sempre in tema di democrazia, alla sua elezione parteciperanno i rappresentanti degli atleti delle federazioni sportive e degli allenatori, che entrano di diritto nella Consiglio nazionale del Coni. Esclusa poi la Federazione caccia, che raccoglieva ?sportivi? pronti a sparare sugli animali. Federcaccia godeva di ben 6 miliardi di finanziamenti annui. Un tentativo di apparente cambiamento, quello del Coni: in realtà a parte l?esclusione della Federcaccia, poco o nulla è cambiato. Si discute se salvaguardare il prezioso ruolo svolto dalla Federazione cronometristi, visto che l?Italia è l?unico Paese al mondo ad averne una apposita. Dubbi anche su quella dei medici sportivi. Per entrambe si pensa di trasformarle in associazioni sportive benemerite del Coni, un modo per tenerle in piedi, senza dare troppo nell?occhio.
Novità anche sul fronte delle organizzazioni che promuovono lo sport sociale, come gli enti di promozione sportiva. Per fruire di finanziamenti, dovranno essere presenti in almeno 70 province e 15 Regioni, mentre gli iscritti non dovranno essere inferiori a 100 mila. Oltre ad aver svolto attività da almeno tre anni. Nella giunta del Coni entra a far parte, con diritto di voto per le delibere concernenti le attività di promozione, anche il presidente del Comitato nazionale sport per tutti. Nel comitato vi sarà un numero pari di rappresentanti delle federazioni sportive e di enti di promozione, un aspetto importante che riconosce agli enti di base la stessa dignità di rappresentanza del Comitato olimpico. L?aria nuova che lo statuto porta non sembra sufficiente a riformare l?ente olimpico. Il movimento sportivo negli ultimi 50 anni è cambiato, sono cresciute le organizzazioni dello sport per tutti, anche se rimangono prive di riconoscimenti istituzionali e finanziamenti
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