Formazione

Consiglio d’Europa: abolizione totale della pena di morte

Lo ha deciso oggi il Comitato dei ministri. Il testo del provvedimento sarà alla firma degli stati membri il prossimo 3 maggio

di Benedetta Verrini

Abolizione della pena di morte in tutte le circostanze, anche ”a fronte di atti commessi in tempo di guerra o in pericolo imminente di un conflitto”: e’ il punto centrale di un nuovo Protocollo alla Convenzione europea dei diritti dell’Uomo adottato oggi dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. Il testo del Protocollo sara’ aperto alla firma degli stati membri in una riunione che si terrà il 3 maggio a Vilnius (Lituania). Il Consiglio d’Europa è la prima organizzazione internazionale costituitasi in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Con l’adesione della Georgia nel 1999, e con quelle dell’Armenia e dell’Azerbaijan nel 2001, ultime in ordine di tempo, si è estesa fino a comprendere la quasi totalità del continente. Opera per la valorizzazione dell’identità culturale europea attraverso la lotta contro ogni forma di intolleranza; per l’individuazione di soluzioni per i problemi sociali (quali le minoranze linguistiche, politiche o culturali, la xenofobia, l’intolleranza, la protezione ambientale, la bioetica, l’AIDS, le tossicodipendenze) e infine la salvaguardia della qualità della vita dei popoli dell’Europa. I lavori del Consiglio d’Europa si traducono nella elaborazione di convenzioni e accordi a livello continentale, che costituiscono la base per l’armonizzazione delle legislazioni nei diversi stati membri. Alcuni accordi possono essere ratificati anche da paesi non membri.


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