Mondo

Papa: riceve presidente Siria, in regalo il Corano

Un incontro importante tra il leader di Damasco e Papa Wojtyla

di Paolo Manzo

Un Bashar el Assad sorridente e disinvolto ha incontrato oggi in Vaticano Giovanni Paolo II, portandogli in dono un?edizione ”molto speciale” del Corano in arabo e un libro d’arte siriana in inglese. L’incontro privato nella Biblioteca del Papa, apparso in buona forma, è durato dieci minuti in tutto. Il 37enne presidente siriano, in completo gessato antracite, camicia bianca e cravatta nera a pois bianchi, è giunto in Vaticano alle 12.30 in punto per l’ultimo appuntamento ufficiale della sua visita in Italia, accompagnato da una delegazione del governo di nove persone ma non dalla moglie Asma. Accompagnato dal prefetto di Casa Pontificia, l’arcivescovo James Harvey, ha attraversato incuriosito e disinvolto la sala Clementina, la seconda Loggia di Raffaello e gli altri saloni del Palazzo apostolico. Il Papa, che aveva fissato alle 12.40 il colloquio per seguire le meditazioni mattutine del suo ritiro spirituale annuale, durante il quale generalmente non riceve nessuno, lo aspettava seduto in Biblioteca. Bashar el Assad ha attraversato la sala fino alla sedia dove si trovava il Papa, che si è alzato per salutare l’ospite conosciuto lo scorso maggio a Damasco. ”How are you?” ha chiesto Wojtyla, mentre l’altissimo presidente siriano si inchinava leggermente nello stringergli la mano. Il Papa si è seduto, invitando a sedersi alla sua destra il presidente, che ha immediatamente cominciato a parlare. Il colloquio a quattr’occhi con il capo di stato siriano, apparso subito a suo agio, è durato dieci minuti, presente un sacerdote interprete arabo. Al termine dell’incontro è stata fatta entrare la delegazione governativa, formata da sei uomini e tre donne, due delle quali con un foulard intorno al capo. Una di loro ha ringraziato calorosamente Giovanni Paolo II per la visita in Siria. Il Papa ha salutato ad uno ad uno i membri del governo, consegnando a ciascuno le medaglie del pontificato. Sono state infine porte al Papa due scatole in velluto marrone: la prima conteneva un?edizione ”molto speciale” del libro sacro dell’Islam, come ha spiegato il presidente Assad. ”È un segno di coesistenza” ha suggerito ad alta voce la signora più loquace del gruppo, seduta in quel momento su una delle sedie allestite nella Biblioteca, quasi venendo in soccorso delle spiegazioni del presidente. ”Sì, infatti, per l’appunto -ha aggiunto sempre in inglese Assad- un segno della coesistenza delle due comunità cristiana e musulmana in Siria”. ”Sono davvero molto riconoscente per questo incontro” si è congedato con visibile soddisfazione il presidente siriano, mentre gli ospiti salutavano nuovamente il Pontefice, che ha voluto salutare ad uno ad uno anche i giornalisti presenti all’incontro.


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