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La banca fai da te? Ecco come partire

Banchieri di ore si può diventare in pochi giorni: bastano 300 mila lire e l’associazione è bell’e fatta.

di Redazione

P er mettere in piedi una banca del tempo la buona volontà non basta. Se si vuole rendere un buon servizio a sé stessi e alla collettività, infatti, meglio essere preparati: le buone idee non si improvvisano. Ecco quindi qualche suggerimento per partire e donare il proprio tempo in tutta sicurezza e tranquillità. La forma più comune che può prendere una Banca del Tempo è quella dell?associazione senza fine di lucro: all?interno della Banca infatti il denaro è abolito e gli scambi tra soci avvengono soltanto sottoforma di ore donate. Più non profit di così! La procedura necessaria per la registrazione dell?associazione è piuttosto semplice. I primi due documenti necessari sono l?atto costitutivo e lo statuto, ?cumulabili? in un atto unico in cui specificare lo scopo dell?associazione e le norme di funzionamento. Il documento deve essere prodotto in duplice copia e contenere le marche da bollo e le firme dei soci su tutte le pagine. Atto costitutivo e statuto vanno poi registrati: occorre quindi farsi assegnare un codice fiscale dal competente Ufficio Unico delle Imposte e consegnare due copie bollate e firmate della scrittura, comprendente atto costitutivo e statuto. Il costo di tutto ciò? Normalmente si aggira intorno alle 300/350 mila lire. Per quanto riguarda la contabilità interna, la legge non precisa criteri rigidi, ma è comunque buona norma tenere dei libri sociali. Innanzitutto un Libro dei soci, in cui verranno annotati cronologicamente i nominativi dei soci, i versamenti delle quote di iscrizione e delle quote annuali (se sono previste), i recessi, le esclusioni ecc.; un Libro dei verbali del consiglio direttivo, in cui verbalizzare tutte le decisioni dell?organo; un Libro delle assemblee dei soci, in cui verbalizzare le decisioni votate dall?assemblea. Ora che la Banca del tempo è ufficialmente nata, bisogna cominciare a farla funzionare. Da un meccanismo ben oliato, che eviti squilibri e contestazioni, infatti, dipende in gran parte il successo dell?iniziativa. Strumenti indispensabili per partire sono due elenchi: quello delle prestazioni offerte e quello delle prestazioni richieste. Il primo serve a individuare il tipo di prestazione di cui si dispone (dalle piccole riparazioni, alla pulizia della casa, alla cura del giardino: anche ciò che sembra superfluo può rivelarsi utile) e il riferimento della persona in grado di prestarla; il secondo è necessario per proporre servizi a nuovi e vecchi iscritti; va da sé che tutti i nomi dei partecipanti vanno registrati (con indirizzo e telefono) in un altro elenco a parte, ad uso interno. La Banca del tempo, come ogni banca, deve emettere poi dei libretti degli assegni, in cui vengono indicati la natura della prestazione, il tempo impiegato e le persone coinvolte. È indispensabile che ciascun socio ne abbia uno e lo compili per ogni prestazione ricevuta o offerta, consegnandolo poi alla Segreteria della Banca che terrà la contabilità. Le ore eccedenti possono essere convogliate in un Fondo Ore (caso tipico: una lezione di inglese di un?ora per due persone crea automaticamente un debito di un?ora a testa per gli ?allievi?, di cui una spetta al ?maestro? e l?altra va nel Fondo Ore) e poi utilizzate per attività di promozione della Banca, per soci in difficoltà o per azzerare gli eventuali ?debiti? di soci che per qualunque motivo abbandonano la Banca. Il libro ?Banca del tempo istruzioni per l?uso?di Rosa M. Amorevole, da cui sono state tratte le informazioni pubblicate in questa pagina, è una guida completa a tutto il mondo delle Banche del tempo. Nel volume (ed. Emi, 124 pagine, 10 mila lire) si possono trovare informazioni utili sia a chi non ha mai sentito parlare di questa esperienza, sia a chi avendone già un?idea vorrebbe aprire una Banca nel proprio comune o nel proprio quartiere. Altro supporto per le banche del tempo è fornito da Cittadinoritrovato/Tempomat, il centro di documentazione legato alla Cgil interamente dedicato alle BdT: Tempomat mette a disposizione materiali e strumenti utili alla progettazione e alla gestione delle Banche, compreso un software specifico. Tempomat, con sede a Roma, si può contattare a mezzo fax 06.8476337, o tramite il sito Internet www.cgil.it/cittadinoritrovato/tempomat. Sempre sulla Rete, si trovano link con banche del tempo italiane ed europee sul sito della Regione Emilia Romagna: www.regione.emilia-romagna.it/ ass_psociali/btempo/index.htm; infine, il Comune di Bologna (d?altra parte l?Emilia è stata la culla delle banche del tempo) dedica parte della rete civica alla propria Banca, un?esperienza da cui si possono prendere spunti: www.comune.bologna.it/banca_del_tempo.


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