Non profit

Telethon: come saranno impiegati i 41 miliardi della naratona

Francesca Pasinelli, direttore scientifico di Telethon: ra il 1991 e il 2001 finanziati 1244 progetti di ricerca, 236 borse di studio, 51 posti di dottorato di ricerca

di Redazione

RICERCA: TELETHON; 41 MLD DALLA MARATONA 2001,MA NON BASTANO L’ITER PER LA VALUTAZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI Quarantuno miliardi e 243 milioni di lire: una cifra record quella raccolta da Telethon nell’ultima maratona televisiva. Ma nonostante questo, non basterà a finanziare tutti i progetti di ricerca sulle malattie genetiche giudicati meritevoli dalla sua commissione scientifica, tanto che molti, pur validi, dovranno essere respinti. Lo ha affermato oggi Francesca Pasinelli, direttore scientifico di Telethon nel corso di un incontro con i giornalisti per illustrare il funzionamento della macchina organizzativa che tra il 1991 e il 2001 ha portato a finanziare con 216,171 miliardi: 1244 progetti di ricerca, 236 borse di studio, 51 tra posti aggiuntivi di dottorato di ricerca e in scuole di specializzazione, 16 carriere Telethon (grant + stipendio per 5 anni). E con altri 56,094 miliardi sono stati realizzati due Istituti di ricerca in genetica, medicina e terapia genica oltre a un laboratorio di progettazione ausili. Fra i maggiori successi, l’identificazione e lo studio di diversi geni, responsabili della morte improvvisa negli atleti, dell’albinismo oculare, dell’anemia di Fanconi, della sordità ereditaria, della paraplegia spastica ereditaria, dell’emocromatosi. Il cammino comincia nel momento in cui a Telethon giungono i progetti (ogni centinaia) con le richieste di finanziamento. Una squadra di cinque scienziati diretti da Pasinelli si limita a leggerli per individuare nel mondo quali siano i ricercatori in grado di valutarli, senza cadere in conflitto di interesse (non parenti, né vecchi colleghi d’università e nemmeno ricercatori impegnati in ricerche analoghe, che potrebbero trarne beneficio). Sono tutti stranieri o italiani che lavorano da tempo all’ estero, i quali (gratis) entro un mese formulano un primo giudizio, con un commento, che inviano attraverso Pc direttamente ai circa 20 scienziati revisori che – in varie parti del mondo – formano la commissione scientifica di Telethon, il cui presidente onorario è Renato Dulbecco. Questi scienziati sono retribuiti (anche perché in media ognuno di essi deve esaminare una trentina di lavori). Fatte tutte le revisioni, queste vengono esposte e discusse in una seduta plenaria, che proprio per questo e’ garanzia di trasparenza. Vengono alla fine assegnate delle votazioni (da 1 a 5) su vari aspetti del progetto stilando quindi una graduatoria finale. Solo in base a questa graduatoria vengono scelti i progetti da finanziare (grant + stipendio ricercatore per il tempo necessario) a tre livelli: ci sono progetti di primo livello il cui grant è di 60 milioni e altri di terzo dove si arriva a 500 milioni di lire. ”In genere arriva al finanziamento – ha detto Pasinelli – il 20-30% dei progetti presentati: quest’anno abbiamo dovuto rimandare indietro dei progetti che, avendo più fondi, sarebbero stati finanziati. Naturalmente, potranno essere ripresentati l’anno prossimo, ma dovranno concorrere con quelli del 2002”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA