Salute

Vidas porta nelle classi il diritto di scegliere

L’iniziativa, promossa da Vidas, insieme a La Fabbrica, punta a favorire la conoscenza della legge sulle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), più comunemente definite "biotestamento", e stimolare nei ragazzi la riflessione sui temi dei diritti e delle scelte. Possono parteciparvi le scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia

di Sabina Pignataro

Diffondere tra i più giovani la conoscenza della legge 219/2017 che regola la sottoscrizione delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), più comunemente definite "biotestamento", e stimolare nei ragazzi la riflessione sui temi dei diritti e delle scelte.

Questo è lo scopo dell’iniziativa Il DIRITTO DI SCEGLIERE. Essere consapevoli, essere liberi, promossa a titolo completamente gratuito nelle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia da VIDAS – organizzazione che da 40 anni offre assistenza socio-sanitaria ai malati inguaribili – in collaborazione con La Fabbrica – gruppo leader nello sviluppo di percorsi di comunicazione educativa e formativa.

Il DIRITTO DI SCEGLIERE è un progetto di didattica attiva che propone di inserire la tematica del biotestamento nell’ambito dell’educazione civica, materia recentemente diventata obbligatoria in tutti i gradi dell’istruzione.

L’iniziativa, avviata nell’anno scolastico 2021/22, con il coinvolgimento di decine di istituti in tutta Italia, ora riparte con il nuovo anno scolastico. Le classi interessate a partecipare possono richiedere informazioni sul sito vidas.it (alla pagina Progetto giovani alla sezione Formazione e cultura) e scrivendo a dirittodiscegliere@lafabbrica.net o chiamando l’800.390.122.

Si potrà candidare la propria classe fino a fine dicembre 2022.

VIDAS e La Fabbrica forniranno ai partecipanti una guida on-line con contributi video e testuali di esperti in materia, ma soprattutto daranno ai ragazzi e ai loro insegnanti la possibilità di partecipare a laboratori dedicati, in presenza e su piattaforma digitale, condotti da un “facilitatore”.

In questi incontri, attraverso la particolare formula del workshop debate, ovvero un confronto dialettico tra squadre, i ragazzi potranno entrare nella complessità del tema del diritto alla vita e all’autodeterminazione. Al termine del percorso le classi, lavorando a gruppi, saranno chiamate a realizzare un contenuto di comunicazione creativo (articolo, video, animazione, ecc.) con l’obiettivo di far conoscere la legge sul testamento biologico ai cittadini, soprattutto ai loro coetanei.

Pur essendo in vigore da ormai quattro anni, la legge sul biotestamento è ancora poco conosciuta dalla maggior parte della popolazione italiana. Secondo le stime più recenti, infatti, meno dell’1% dei cittadini ha redatto le DAT.

In apertura un'immagine realizzata dal liceo Caravaggio di Roma

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