Politica
Centri estivi, erogati ai Comuni 132 milioni di euro
Partiti oggi i versamenti per 7.146 Comuni, pari al 95% dei Comuni d'Italia. La platea dei minorenni che vi risiedono è di 9,1 milioni di bambini e ragazzi. Cerchiamo tutti il nostro Comune, piccolo o grande che sia: al 95% c'è. Facciamo sapere che quella cifra, piccola o grande che sia, il nostro Comune ce l'ha. Pretendiamo che facciano la differenza rispetto a quello che "si è sempre fatto". Le risorse ci sono ma il loro impatto dipende anche da quanto noi sapremo esigerlo.
Sono 7.146 i comuni che da oggi si vedranno accreditare un finanziamento pubblico per interventi di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori. L'ammontare complessivo è di 132 milioni di euro, risorse stanziate dal decreto decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73. Ha aderito il 95 per cento dei Comuni italiani.
Il Dipartimento delle Politiche per la Famiglia ha concluso il 22 luglio 2021 la procedura di erogazione del finanziamento e i pagamenti da parte della Banca d’Italia sono cominciati oggi. La popolazione potenzialmente beneficiaria di questi interventi, in quanto nella fascia 0-17 anni, ammonta complessivamente a 9.154.724 persone, nei 7.146 Comuni.
Sul sito del Dipartimento, la tabella con tutti gli importi erogati ai Comuni beneficiari del finanziamento per i centri estivi 2021. Cerchiamo tutti il nostro, piccolo o grande che sia: al 95% c'è. Facciamo sapere che quella cifra, piccola o grande che sia, il nostro Comune ce l'ha. Lasciamo stare la discussione sul fatto che nella comunicazione le risorse erano destinate ai Centri estivi e ai Comuni invece sono arrivate solo il 29 luglio, quando l'estate è già avanzata (ma l'importo lo sapevano anche prima). Ci sono come minimo 43 giorni davanti, prima dell'inizio delle scuole. E comunque quelle risorse possono essere spese per iniziative da attuare fra il 1 giugno e il 31 dicembre 2021, per il potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori. Pretendiamo che vengano usate e che la comunità sappia come èsono state usate. Chiediamo che quei soldi quest'anno facciano una differenza, piccola o grande, per i bambini e i ragazzi del nostro Comune: ci deve essere una differenza rispetto a quello che "si è sempre fatto". Se no non saranno serviti a niente. Le risorse ci sono ma il loro impatto dipende anche da quanto noi sapremo esigerlo.
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