Sostenibilità

Caro bollette, la società civile di Gubbio finanzia 1 MW di parco eolico

L’impianto realizzato da ènostra, una volta completato, sarà in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di elettricità di circa mille famiglie di Perugia

di Luca Cereda

Sono parititi i lavori per la realizzazione del Castiglione, impianto eolico collettivo a Gubbio (Perugia) finanziato dalle socie e dai soci di ènostra, una cooperativa che produce e fornisce elettricità 100% rinnovabile, sostenibile ed etica a famiglie, imprese e organizzazioni del Terzo settore. Si fonda sulla partecipazione attiva e sul coinvolgimento delle comunità per cambiare dal basso il modo di produrre e consumare energia. Ad oggi la cooperativa conta oltre 10.000 socie e soci, tra cooperatori e sovventori, accomunati dalla volontà di mitigare la propria impronta ecologica mediante scelte consapevoli, ridurre i propri consumi, utilizzare energia rinnovabile condivisa e contribuire alla transizione energetica.

Con l’acquisizione della Windergise Srl, ènostra diviene titolare del progetto già autorizzato per la realizzazione di una nuova turbina eolica collettiva da 999 kW di potenza nella località Il Castiglione, a 850 metri slm. Si tratterà del più grande impianto eolico collettivo d’Italia, in quanto Il Castiglione supererà in potenza anche Il Cerrone, turbina da 900 kW inaugurata a ottobre 2021 da ènostra nello stesso comune.

L’impianto sarà in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di elettricità di circa 1.000 famiglie. Fino all’esaurimento della disponibilità di energia del Castiglione, i nuovi soci sovventori potranno prenotare la tariffa Prosumer a prezzo fisso, esempio innovativo e unico in Italia di tariffa sganciata dalle dinamiche del mercato nazionale. Non appena l’impianto sarà in esercizio (nella primavera 2023) i soci prosumer (unione dei termini “producer” e “consumer”) potranno utilizzare virtualmente l’energia che hanno contribuito a produrre finanziando l’impianto.

“Siamo orgogliosi di avviare questo nuovo progetto ad alto valore ambientale e sociale, un esempio concreto di transizione dal basso, che promuove al tempo stesso la tutela ambientale e un modello di democrazia energetica alla portata di tutti”, commenta Sara Capuzzo, presidente di ènostra. “Grazie alla fiducia dei nostri soci, abbiamo già raccolto 1,4 milioni di euro in 60 giorni: la partecipazione della nostra comunità ai progetti di impianti rinnovabili collettivi è sempre più ampia, spinta dal desiderio di sganciarsi dalle dinamiche del mercato delle fonti fossili grazie all’accesso alla tariffa a prezzo fisso, e di dare il proprio contributo concreto alla lotta al cambiamento climatico”. La presidente conclude con un appello: “Dato il caro bollette, riscontriamo un notevole interesse per la tariffa a prezzo fisso. Serve però ulteriore energia da destinare ai soci sovventori. Per questo siamo interessati a valutare nuovi progetti collettivi, che rispondano ai criteri di valutazione socio-ambientale di ènostra, da realizzare quanto prima”.


Grazie ai dati di ventosità, rilevati dalla torre anemometrica presente in sito per ben quattro anni, si stima una producibilità di ca. 2.300 MWh annui. Approvato con procedimento di Autorizzazione Unica (AU), il nuovo impianto verrà installato in una zona già antropizzata, un terreno agricolo incolto già occupato da alcune antenne per le telecomunicazioni.

A garanzia della minimizzazione dell’impatto ambientale sul territorio, ènostra ha verificato la compatibilità del progetto con i criteri del Protocollo firmato da ANEV, Greenpeace e Legambiente. La scelta del sito è inoltre risultata ottimale anche per la facile trasportabilità data dalla vicinanza con una strada provinciale e per il vicino punto di connessione.

“È stato un piacere consolidare le sinergie tra i partner già maturate con l'esperienza del Cerrone e coordinare un grande lavoro di squadra”, dichiara Alessandro Carlesso, responsabile degli investimenti di ènostra. “Heron ha condotto l'analisi di fattibilità tecnico-finanziaria, la negoziazione e l'assetto contrattuale per questo nuovo sfidante progetto collettivo a cui auguriamo un grande successo!”.

È allo studio la possibilità di mettere l’energia del Castiglione in condivisione tra gli abitanti e le imprese di Gubbio e dintorni, aggregati in forma di comunità energetica. Un’opportunità che dipende anche dall’entrata in vigore dei decreti attuativi del DLgs 199/2021, che recepisce la Direttiva REDII, attesi ormai da diversi mesi.

“Sono soddisfatto di realizzare un nuovo eolico che possa alimentare le utenze elettriche del territorio e determinare vantaggi reali anche per gli eugubini”, ha dichiarato Gianmarco Papi, amministratore di Windergise, che ha sviluppato entrambi i progetti eolici di Gubbio – Il Cerrone e Il Castiglione. “Le rinnovabili e la transizione incontrano ancora molti ostacoli, ma credo che questa sia la strada giusta per tutti, anche se ci porta ad un cambiamento nel modo di pensare, di percepire e di organizzarsi”.

Il Fondo Produzione e la tariffa Prosumer

Investendo nel Fondo di Produzione, che consentirà la realizzazione dell’impianto Il Castiglione, i soci sovventori possono fare richiesta per la sottoscrizione della tariffa Prosumer a prezzo fisso, attivabile non appena il nuovo impianto eolico collettivo entrerà in funzione (indicativamente entro il primo quadrimestre del 2023).

L’impianto Il Castiglione sarà in grado di produrre 2.300.000 kWh/anno, corrispondente al fabbisogno di circa 1.000 famiglie. Esaurito tale plafond, i soci possono comunque investire nel Fondo produzione per finanziare ulteriori impianti collettivi della cooperativa e prenotare la tariffa Prosumer, che sarà via via attivabile man mano che i nuovi impianti realizzati entreranno in funzione. È possibile monitorare la disponibilità di energia del Castiglione consultando questa pagina.

La potenza del Castiglione andrà a sommarsi ai 13 impianti collettivi di ènostra già in funzione, portandola a 2,8 MW, con una produzione annua di circa 4,8 GWh evitando l’emissione di 1992 tonnellate di CO2 ogni anno.

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