Formazione

Immigrazione: domani in aula la legge, maggioranza divisa

E la Caritas auspica che: il confronto parlamentare possa far prevalere posizioni di alto livello

di Redazione

La maggioranza si presenta ancora divisa sulla legge sull’immigrazione: alla vigilia dell’inizio della discussione in aula del Senato (domani pomeriggio alle 16,30), Lega Nord da un lato e centristi dall’altro restano su posizioni distanti e difficilmente conciliabili. La Lega insiste sul pugno di ferro e dice no alla sanatoria per le colf, mentre l’Udc vuole allargare le maglie del provvedimento e regolarizzare anche i minorenni che si trovano negli istituti di accoglienza. Il centrosinistra si presenta all’appuntamento dell’aula pronto a dare battaglia con la stessa determinazione di cui ha dato prova in commissione: gli emendamenti presentati sono oltre mille e la speranza è quella di rompere il fronte del centrodestra, facendo leva sulle differenze tra centristi e Lega Nord. Differenze che non sono ancora composte: i senatori della Lega Nord non vogliono sentir parlare di sanatoria delle colf, nonostante il limite a una collaboratrice familiare a famiglia contenuto nell’emendamento del governo presentato venerdì scorso. ”Noi – spiega il capogruppo leghista Francesco Moro – siamo favorevoli a regolarizzare le badanti, cioè chi assiste malati, anziani o handicappati; ma per le colf, se non ci sono regole più che stringenti, diciamo no, perché c’è il rischio che con le maglie troppe larghe vengano regolarizzate anche prostitute e criminali. Vedremo l’emendamento del governo, ma se si parla di una colf a famiglia non credo che ci siamo”. I centristi dell’ Udc, all’opposto, giudicano l’emendamento del governo ”accettabile anche se non e’ l’optimum”, come spiega il capogruppo al Senato Francesco D’Onofrio, che annuncia però l’apertura di un altro fronte: quello dei minori extracomunitari assistiti in istituti di accoglienza. ”Secondo la legge – dice D’Onofrio – questi ragazzi, che spesso sono vittime della strada, dovrebbero essere espulsi al compimento dei diciotto anni. Noi chiediamo che possano restare in Italia, dando loro una chance d?inserimento; altrimenti perché accoglierli negli istituti? Se non si risolverà il problema al Senato lo riproporremo alla camera. Se ci saranno problemi con la Lega ne parleremo. noi abbiamo la pazienza dei vecchi democristiani”. L’Udc pensa anche che si dovrebbe consentire la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari che lavorano in nero nell’industria e nell’artigianato: ”Ma questo problema- dice D’Onofrio – verrà posto nell’ambito della legge Tremonti sull’emersione del lavoro nero”. ”Quindi – conclude D’Onofrio – noi voteremo la legge con la maggioranza, perché riteniamo che rappresenti una svolta nella lotta all’immigrazione clandestina” L’opposizione, invece, respinge la legge in blocco: ”Saremmo contenti se andasse a fondo”, spiega il vice presidente dei senatori diessini Massimo Brutti. L’emendamento del governo sulle col ”é assolutamente insufficiente perché non prevede la possibilita’ di mettere in regola gli altri lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno, che vengono cosi’ discriminati solo perché la lega ha deciso che così deve essere”. All’ opposizione non piace neanche l’altro emendamento del governo, quello che dà alle navi della Marina Militare il compito di respingere anche con il fuoco le imbarcazioni di clandestini: ”E’ una norma molto grave, con la quale si rischia di porre le premesse per fatti drammatici, scaricando tutta la responsabilità sugli uomini della Marina”. ”Nell’insieme – sottolinea Brutti – con questa legge il governo fa una serie di concessioni alla lega Nord e vuole mostrare la faccia feroce perché pensa di poter raccogliere voti. Ma è una legge che fa a cazzotti con i più elementari principi di solidarietà e di rispetto dei diritti della persona. Noi con i nostri emendamenti daremo battaglia, e cercheremo di far emergere le contraddizioni presenti nella maggioranza”. A proposito del ddl sull’immigrazione, domani in discussione all’Assemblea del Senato, la Caritas Italiana auspica che: il confronto parlamentare possa far prevalere posizioni di alto livello che, accanto alle esigenze del territorio, della ricerca dell’ integrazione sociale e culturale, salvaguardino i diritti fondamentali degli immigrati in quanto persone, che non possono essere considerate solo come lavoratori temporanei; in attesa, del varo del disegno di legge, al fine di salvaguardare i diritti degli immigrati, ogni azione e decisione in materia di immigrazione venga adottata in conformità alle leggi tuttora vigenti; ogni mezzo utilizzato per contrastare l’immigrazione clandestina sia conforme alla Costituzione e alla cultura democratica del nostro Paese. Infine, sulla base di quanto accaduto in occasione dei recenti arrivi sulle coste pugliesi, la Caritas Italiana esprime preoccupazione per la inusuale rapidità con cui vengono esaminate le richieste di asilo, ribadisce l’urgenza di una legge organica in materia, come previsto da varie proposte già depositate in Parlamento, e chiede che si giunga in breve tempo al rispetto degli obblighi costituzionali e istituzionali sul diritto d’asilo.


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