Cultura

In convento fra funghi e vino bio

Piatti tipici e cordialità nella locanda ricavata nell’ex monastero di S. Nicola a Sermoneta (Latina)

di Francesco Agresti

Terra di papi, pittori e musicisti, dove anche il mangiar bene fa parte della tradizione. Immersa tra gli oliveti delle colline dei monti Lepini, a circa 70 chilometri a sud di Roma, sorge il borgo medioevale di Sermoneta. Il primo insediamento, secondo lo scrittore latino Plinio, fu realizzato da una colonia greca di Lacedoni fuggiti dal governo di Licurgo. L?antica Sulmo cambiò più volte nome fino ad acquisire nel dodicesimo secolo quello attuale. Lasciandosi alle spalle il capoluogo pontino e salendo per circa cinque chilometri lungo una strada tortuosa e immersa in una folta vegetazione, si arriva alle mura del paese costruite dall?architetto militare Castriotto nella seconda metà del XVI secolo. Proprio fuori le mura, a pochi minuti dal Castello e dal centro del paese, si incontra l?ostello-locanda di San Nicola. Un vecchio convento abbandonato agli inizi del Novecento adibito in seguito a ospedale durante la Seconda guerra mondiale e poi a scuola elementare, prima di cadere nuovamente in disuso. L?amministrazione comunale alla fine degli anni 90 ha avviato i lavori di recupero della struttura affidando la gestione alla cooperativa Progetto Futuro. Ad accogliervi troverete la giovialità e la cortesia di Caroline e di Anke. L?ostello è dotato di 5 mini appartamenti con stanze doppie e dormitori per gruppi o comitive, per 40 posti letto. Per il solo pernottamento i prezzi variano dai 10,50 euro, in bassa stagione, ai 13 euro in alta stagione a persona. Gino e Laura si occupano invece della cucina della locanda. Si mangia in due locali che possono ospitare fino a 40 persone, nelle frequenti giornate assolate il giardino interno ne può ricevere fino a 80. Si cena dal mercoledì alla domenica, unico giorno in cui si può anche pranzare. Il formaggio di pecora, sia fresco che stagionato, preparato dai pastori locali, accompagnato magari dalle fave, assieme a carciofini e pomodori sott?olio al fianco delle verdure di stagione la fanno da padrone tra gli antipasti. «La polenta», sottolinea Laura, «è uno dei piatti tipici sermonetani». E con la polenta, le fettuccine, gli gnocchi e i mazzalaccardi (impasto di acqua e farina) tutti rigorosamente fatti a mano, sono tra i protagonisti dei primi piatti conditi da sughi ai funghi porcini raccolti in zona e ragù d?abbacchio cresciuto nei verdi pascoli che si dominano dalle finestre della locanda aperte a strapiombo sulla pianura pontina. Dai vitigni della vicina Cori arrivano il bianco e il rosso biologico. Il costo medio per un pasto completo non supera i 15 euro. Uscendo fate due passi a piedi. Nella piazza centrale del paese, c?è il forno Zaccheo che offre crostatine alle visciole e tozzetti al miele: l?ideale per chiudere in bellezza. OSTELLO LOCANDA S. NICOLA Via Matteotti 1 04010 Sermoneta (Latina) tel. 077330381 www.sannicola-hostel.com


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