Famiglia

Quarantena sospesa per i vaccinati, tranne che per i compagni di classe

Essere guariti o vaccinati oggi evita la quarantena per tutti tranne che per i bambini più piccoli che incappano in un positivo a scuola. Niente quarantena invece se il positivo è un convivente. All'infanzia e alla primaria infatti, quando scatta la DaD è prevista anche la quarantena per tutti gli alunni: lo afferma la nota congiunta del Ministero della Salute e dell'Istruzione, in contrasto con i recentissimi decreti che disciplinano la quarantena da un lato e la gestione dei casi positivi nella scuola dall'altro

di Sara De Carli

Essere compagno di classe di un positivo comporta più restrizioni che essere conviventi con un positivo. Nel secondo caso infatti i bambini guariti da meno di 120 giorni o che abbiano completato il ciclo vaccinale pur essendo contatti stretti non vanno in quarantena (come prevedono le nuove regole sancite dal decreto legge 229 del 30 dicembre 2021): dovranno solo mettere la FFP2. Nel primo caso invece per lo stesso bambino scatta la quarantena: non solo sarà in DAD, ma non potrà uscire di casa. Detta in altro modo, essere guariti o vaccinati oggi evita la quarantena per tutti tranne che per i bambini che incappano in un positivo a scuola.

È il paradosso scritto nero su bianco nella circolare congiunta dell’8 gennaio 2022, emanata dal Ministero della Salute e dall'Istruzione (le firme sono quelle di Jacopo Greco per l’Istruzione e Giovanni Rezza per la Salute), che accanto alla DAD dispone una quarantena di dieci giorni per tutti i bambini dell'infanzia e delle elementari appartenenti alla stessa sezione/gruppo del caso positivo (uno per la scuola dell’infanzia, 2 per la primaria), senza distinguere tra vaccinati e guariti e non. Ora, se non distinguere rispetto alla misura didattica è comprensibile (avere la classe in parte in DAD e in parte in presenza è complicato sempre, ma a maggior ragione per gli alunni più piccoli), non si vede la ragione per cui la misura sanitaria della quarantena o della sua sospensione debba essere legata all’età: o vale per tutti i cittadini o non vale per nessuno.

Giuseppe Arconzo è professore associato di diritto costituzionale all'Università Statale di Milano e ripercorre così la questione: «Il 30 dicembre 2021 è stato pubblicato il dl 229: una delle principali novità è che i contatti stretti dei positivi – se guariti o vaccinati con due dosi entro 4 mesi o se hanno fatto la terza dose e quindi in possesso di super green pass- non devono fare la quarantena precauzionale». In quel decreto legge «non c’è cenno a una distinzione tra cittadini in base all’età», sottolinea Arconzo. Pochi giorni dopo che succede? Arriva il d.l. n. 1 del 7 gennaio 2022 «che all’articolo art. 4 dice che se nelle scuole dell'infanzia c'è un bimbo positivo l'attività viene sospesa per 10 giorni. Nelle scuole primarie, la didattica a distanza per 10 giorni scatta con due bimbi positivi. Per le scuole secondarie di primo e di secondo grado con due casi si distingue tra vaccinati e non e con tre casi si va tutti in DAD. Il decreto parla solo di organizzazione della didattica, non di quarantene che sono invece una misura sanitaria».

La sorpresa arriva con la nota ministeriale dell’8 gennaio, che dettaglia per ogni fascia di età e ordine di scuola sia le misure che riguardano l’attività didattica (e quindi dicono quando si va in DAD) sia le misure sanitarie (in allegato): è qui che si parla di quarantena di 10 giorni con test in uscita per il sistema 0-6 anni in presenza di un compagno positivo (dove possono essere vaccinati solo i bambini dai 5 anni in su ma i guariti possono essere comunque molti) e per la primaria in caso di due positivi in classe. Mio figlio di 7 anni, guarito o vaccinato, avrà quindi un trattamento più restrittivo e punitivo rispetto a me o al fratello guarito o vaccinato di 11 anni. E soprattutto il trattamento sarà più punitivo e restrittivo nel caso in cui sarà contatto di un compagno positivo che non se fossi io a risultare positiva. «Per quale ragione per i bambini vaccinati con due dosi o guariti dal Covid non dovrebbe valere la regola dell'esenzione dalla quarantena? Non basta la sospensione dalle attività scolastiche?», si chiede Arconzo. «La circolare in questi passaggi mi pare del tutto illegittima». Saranno anche misure fluide, in divenire insieme alla situazione epidemiologica e vaccinale, ma qui urge correzione da parte del Ministero della Salute. O vogliamo tornare alla primavera 2020, quando un genitore poteva uscire con un solo figlio alla volta, senza allontanarsi da casa per più di 200 metri? Tranne i bambini, altroché prima i bambini.

Photo by Rod Long on Unsplash

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