Welfare

Politiche per l’inclusione, le sfide per il 2022

Il presidente della FISH traccia un bilancio dell’anno appena trascorso, conclusosi con l’approvazione di una serie di importanti provvedimenti legislativi per le persone con disabilità e le loro famiglie

di Vincenzo Falabella

Il 2021 è stato un anno di duro lavoro, nel quadro della perdurante pandemia da Covid, ma il nostro impegno e la costante interlocuzione con le forze istituzionali, sostanziato anche da un congresso aperto che ha coinvolto tutti i Segretari delle forze politiche di Governo, ha portato a conseguire numerosi e importanti risultati, di cui vale la pena elencare i principali qui di seguito.

Innanzitutto, per restare alla pandemia, la battaglia – alla fine vincente – volta ad ottenere la priorità vaccinale anti-Covid per le persone con disabilità e i loro caregiver familiari. In ambito scolastico, poi, la continua azione di pressione per far sì che gli alunni e le alunne con disabilità, i più penalizzati dalla didattica a distanza, potessero continuare a frequentare le lezioni in presenza anche nelle cosiddette “Zone Arancioni” e “Zone Rosse”, mentre sul fronte del lavoro va ricordato quanto ottenuto con le successive proroghe dello “smart working” per i cosiddetti “lavoratori fragili”.
E ancora, per quanto concerne la mobilità, la nuova Banca Dati Nazionale CUDE (Contrassegno Unificato Disabili Europeo) e il concreto avvio della Disability Card, che permetterà alle persone con disabilità di accedere con più facilità a numerosi servizi, sono risultati che hanno coronato il nostro lavoro di anni, senza dimenticare l’impulso dato alla possibile gratuità dei parcheggi tra le strisce blu a livello nazionale, nel quadro del cosiddetto “Decreto Infrastrutture”.

Punto di svolta dell’anno è stato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, presentato dall’Italia alla Commissione Europea e contenente numerosi passaggi riguardanti le persone con disabilità e le loro famiglie, in un tutt’uno organico decisamente nuovo, oltreché con la previsione di una Legge Delega al Governo in materia di disabilità, per realizzare i principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in coerenza con la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e con la recente Strategia per i Diritti delle Persone con Disabilità 2021-2030.
Quella stessa Legge Delega è stata approvata negli ultimi giorni dell’anno (Legge 227/21), grazie anche all’impegno di tutta la nostra Federazione e la riteniamo un fondamentale “ponte di passaggio”, un’occasione da non perdere, per cambiare una società in cui i diritti umani delle persone con disabilità sono ancora troppo spesso calpestati. Una riforma necessaria e innovativa che dovrà essere in grado di rispondere al meglio ai bisogni delle persone con disabilità, nel complesso percorso dell’intera vita.

Altre due questioni, infine, sono quelle che ci hanno visto agire prontamente, da una parte per modificare gli esiti di quel Messaggio dell’INPS che andavano a danno dei percettori di assegno di invalidità civile parzialeciò che è avvenuto con il successivo Decreto Legge Fiscale – nonché per l’introduzione di una serie di misure nella Legge sull’Assegno Unico Universale, volte a prevenire possibili disuguaglianze nei confronti delle famiglie con disabilità.

Proprio alla fine dell’anno, poi, è arrivata la Legge di Bilancio per il 2022 (Legge 234/21) alla quale il nostro Centro di Studi Giuridici HandyLex ha dedicato nei giorni scorsi una prima approfondita analisi, cui rimandiamo, ricordandone qui l’accenno ai vari stanziamenti approvati, per un totale di circa un miliardo di euro aggiuntivi, con l’istituzione di nuovi Fondi specifici, che guardano anche settori come quello dei servizi scolastici (trasporti e assistenza all’autonomia e alla comunicazione) o quello del turismo.

Lungi dall’essere un autoelogio sterile, questa elencazione, simbolica e non esaustiva, rappresenta una sorta di “promemoria”, all’insegna della volontà di non dimenticare e per poter costruire il futuro prossimo su basi solide. Quelli che abbiamo a suo tempo definito come “capisaldi”, ossia il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la conseguente Legge Delega, attendono infatti concretezza e i venti mesi entro cui dovranno essere approvati i Decreti Attuativi della nuova norma sono un tempo che richiede da subito il nostro maggiore impegno.

Nello specifico della scuola, abbiamo recentemente presentato una nostra Proposta di Legge, per garantire la continuità didattica dei docenti di sostegno e altre norme che possano finalmente portare a una reale inclusione di tutti gli alunni e le alunne con disabilità.
Sul tema del lavoro abbiamo chiesto già da tempo di cambiare decisamente rotta, rafforzando gli incentivi alle assunzioni di persone con disabilità, definendo una volta per tutte le Linee Guida di funzionamento dei servizi del collocamento mirato, ad oggi non ancora pubblicate, e creando la banca dati dello stesso collocamento mirato.
Ma non mancheremo di fare la nostra parte contro ogni forma di segregazione di persone con disabilità, sulla strada dell’auspicata deistituzionalizzazione, continuando a lavorare ulteriormente, su altri versanti, per far crescere la consapevolezza della discriminazione multipla subita dalle donne con disabilità, ma anche per arrivare finalmente all’approvazione di una buona Legge che riconosca la figura e il ruolo svolti dai caregiver familiari.
E da ultimo, ma non certo ultimo, cercheremo di cogliere ogni opportunità legislativa che possa una volta per tutte portare le pensioni di invalidità a un livello ben superiore a quello inaccettabile dell’oggi.

Questo 2022 coinciderà anche con il Congresso Elettivo della nostra Federazione e con il rinnovo delle cariche sociali che la rappresentano. Sarà un fondamentale momento di passaggio sul quale confido nell’impegno di tutte le organizzazioni nostre aderenti, tramite i propri leader associativi, per dare continuità al percorso di impegno intrapreso in questi ultimi anni.

Tanti sono dunque gli auspici con cui la FISH rinnova gli auguri che questo nuovo anno possa portare con sé la concretizzazione di tante speranze, affinché gli sforzi resi non siano stati vani. Continueremo pertanto a monitorare le varie norme e le prassi correnti del nostro Paese affinché possano rispondere al meglio ai nostri bisogni, intervenendo con forza, prima di tutto insieme alle Associazioni a noi aderenti, laddove di volta in volta ne ravviseremo la necessità.
Certo, il percorso sarà ancora lungo, ma andrà di pari passo con il nostro impegno quotidiano, senza paura di rischiare, senza mai restare indifferenti e soprattutto senza mai negoziare i diritti umani delle persone con disabilità e delle loro famiglie!

* Vincenzo Falabella è Presidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

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