Volontariato

Nei giorni di Natale riascoltiamo le “Vite degli Altri”

Comunque la pensiate infatti, crediate o meno, il Natale è la memoria di un dono, di una nascita, di una vita data per gli altri. L’invito è allora tornare ad ascoltare questa serie di 10 podcast in cui dieci persone raccontano loro stessi e il motivo per cui sono state premiate dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per i loro meriti civili o sociali

di Alessandro Banfi

Con il decimo episodio intitolato IL RITORNO DALL’INFERNO, dedicato all’impressionante storia di Chiara Amirante, si è conclusa la serie Podcast Le Vite degli altri realizzata per Chora Media e con Vita.it, grazie al sostegno della Fondazione Cariplo. Dieci puntate da venti minuti l’una che restano però disponibili in rete e che potete ascoltare gratuitamente su tutte le piattaforme. Le trovate a questo link:

Il Natale, con i suoi giorni di festa, è un’occasione perfetta per ripercorrere l’itinerario di queste Vite. Comunque la pensiate infatti, crediate o meno, il Natale è la memoria di un dono, di una nascita, di una vita data per gli altri. L’invito che vi faccio è allora tornare ad ascoltare questa serie, in cui dieci persone raccontano loro stessi e il motivo per cui sono state premiate dal Capo dello Stato Sergio Mattarella per i loro meriti civili o sociali. Potete ascoltarle camminando, lavando i piatti, guidando la macchina (con bluetooth o cuffiette). La voce ha tutta la potenza estetica di un incontro intimo, ravvicinato e spesso profondo. Ci sono giovanissimi, come Mattia-Spiderman che fa visita ai bambini in Oncologia, quarantenni come Ciro che resiste dentro Gomorra dando nuove possibilità ai giovani del quartiere più difficile di Napoli ed anziani come il novantenne Nonno Chef, instancabile con i senza tetto, che ci ha lasciato le sue parole, prima di scomparire. In questa serie ci sono tante donne, che ho imparato ad ammirare e che stimo dal profondo del cuore: Chiara che ha mosso migliaia di giovani tanto da sucitare un Movimento come Nuovi orizzonti, Nicoletta che è una vera cuoca combattente, uscita da un passato di abuso familiare, Rosalba che contende lo spazio alla camorra dalla sua scuola di Scampia, Tiziana che ama, e riscatta con l’impegno, la sua gente nei casermoni di Tor Bella Monaca, Rebecca che si è ripresa Roma cominciando a ripulire l’isolato di casa sua, Anna che ha messo su un’impresa sociale di moda con le eccedenze dei grandi marchi e i lavoratori disabili e suor Gabriella che guida una rete internazionale contro la tratta e lo sfruttamento delle ragazze.

Dedizione, impegno, amore per gli altri ma anche tanta felicità per aver lasciato il segno, aver fatto qualcosa che resterà, aver risposto ad una propria personale vocazione. Non tutti gli intervistati sono stati mossi dagli stessi ideali, ma tutti hanno provato a costruire qualcosa di positivo. Simone Weil nel suo libro La persona e il sacro scrive: “Dalla prima infanzia sino alla tomba, qualcosa in fondo al cuore di ogni essere umano, nonostante tutta l’esperienza dei crimini, compiuti, sofferti e osservati, si aspetta invincibilmente che gli venga fatto del bene e non del male”. Nelle persone interessanti che ho raccontato in questo Podcast, è chiarissima la coscienza che il cuore di donne e uomini attende sempre “invincibilmente” che gli venga fatto del bene. Il cuore è la leva su cui hanno poggiato le loro azioni. Ecco perché ascoltare e raccontare le loro storie è stato per me un privilegio. E sono sicuro che anche a voi darà qualcosa accostarvi ad esse. A Le Vite degli altri.

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