Welfare

Disabilità: dalla politica impegno sul caro bollette e su risorse per le riforme

Lungo la settimana la Fish ha incontrato i leader politici, in vista delle elezioni. «Non cercavamo promesse elettorali, ma impegni concreti. Abbiamo trovato attenzione e un impegno preciso a lavorare insieme nell’immediato, nel medio e lungo periodo», dice il presidente Falabella. Questa sera il webinar di restituzione pubblica

di Sara De Carli

«Non ci aspettiamo solo proposte elettorali, ma impegni concreti. Per questo abbiamo avviato questi confronti. Le persone con disabilità e le loro famiglie hanno bisogno infatti di interventi urgenti che abbiamo una ricaduta concreta sulla loro vita a dir poco complicata. Abbiamo dunque bisogno che chi andrà a governare il nostro Paese abbia piena conoscenza dei temi riguardanti le persone con disabilità e delle priorità da affrontare»: così Vincenzo Falabella, presidente nazionale della Fish, si appresta a fare il bilancio degli incontri con i maggiori leader politici che si sono svolti questa settimana, in vista delle elezioni del 25 settembre. Matteo Salvini (Lega), Carlo Calenda (Azione), Giuseppe Conte (M5S), Antonio Tajani (Forza Italia) sono i politici che hanno risposto all’appello.

I temi affrontati vanno dai decreti attuativi della Legge Delega al Governo in materia di disabilità (Legge 227/21) all’aumento delle pensioni di invalidità, dal sostegno alla autodeterminazione e alla vita indipendente al “caro energia” e al rischio concreto che la riduzione di potenza paventata penalizzi chi fa uso di dispositivi elettronici. Ma anche scuola, lavoro, “Dopo di Noi”, accessibilità, caregiver e la necessità di arrivare finalmente ad avere i LIVEAS – Livelli Essenziali di Assistenza Sociale.

«Già a fine di agosto – sottolinea Vincenzo Falabella, presidente della FISH – avevamo chiesto a tutti i leader politici un confronto pubblico con la nostra Federazione, per declinare in impegni precisi quei segnali di attenzione alla disabilità che avevamo ravvisato nei programmi elettorali, se non in un vero e proprio contratto da sottoscrivere con l’intero movimento associativo delle persone con disabilità e delle loro famiglie, che obblighi chi andrà al governo a dare concretezza alle pari opportunità e all’inclusione sociale delle stesse persone con disabilità. Siamo soddisfatti che quell’invito sia stato accolto».

«Durante i vari incontri abbiamo basato le nostre istanze sul documento/appello programmatico prodotto dalla Federazione, intitolato Le politiche future per la disabilità. Un nuovo welfare per tutti. Diritti, Inclusione Sociale e Pari Opportunità e redatto attraverso il confronto con la base associativa. Ho riscontrato un’attenzione particolare di tutti i leader e un impegno preciso a lavorare insieme nell’immediato, nel medio e lungo periodo. Per quanto riguarda l’oggi, c’è l’impegno ad intervenire significativamente con provvedimenti per far fronte al caro bollette, rispetto a cui la disabilità diventa un ‘acceleratore di povertà’», anticipa Falabella. «Sul medio e lungo termine abbiamo posto l’accento sulle riforme strutturali, avviate e da avviare, trovando uno specifico impegno, da parte della politica nazionale, a reperire risorse economiche necessarie e indispensabili a sostenere economicamente tutte le riforme in essere o da avviare. La Fish è stata la casa autorevole di un confronto indipendente, trasparente e super partes. Abbiamo dato prova di autorevolezza e di concretezza, nel portare la politica italiana non solo a fare promesse elettorali ma ad una assunzione di impegni concreti che possano ridare dignità e pari opportunità alle tante persone con disabilità e alle loro famiglie del nostro paese». Da questa sera, l’esito degli incontri con i leader politici saranno a disposizione di tutti, per una opportuna informazione. I contenuti degli incontri infatti verranno sintetizzati in un webinar pubblico, dalle 16 alle 18,30 (tramite questo e quest’altro link) e poi resi disponibili sul sito della Fish.

Foto Unsplash

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