Mondo

I sovrintendenti e direttori dei musei ucraini chiedono aiuto

Serve una rete di sostegno culturale, economico e tecnico ma soprattutto una rete di solidarietà e vicinanza tra coloro che hanno a cuore la memoria dell’Europa e dei suoi paesi. Chiediamo ai musei italiani di firmare l’appello e di contattare il Mean (Movimento europeo di azione nonviolenta)

di Redazione

Quando scoppia una guerra, l’emergenza raramente si rivolge ai beni materiali e il soccorso è dei beni primari, delle persone, delle scuole, degli ospedali e raramente del patrimonio storico.

Eppure, i beni culturali, storici, artistici costituiscono quell’area della memoria collettiva vitale, non solo nello spazio, ma anche nel tempo, non solo per un paese, ma per tutta l’umanità, come recita la Convenzione per la protezione dei beni culturali in casi di conflitto armato, firmata a l’Aja nel 1954.

Ci siamo commossi tutti a vedere la forza con cui Khaled al-Asaad ha protetto gli scavi e il museo di Palmira a costo della sua vita, perché non era un gesto di eroismo per i monumenti del suo paese, ma era un dono per tutti noi. Quanto sta accadendo al patrimonio storico, artistico, archeologico dell’Ucraina è ancora una volta una storia ignominiosa che vede distruzione, furti, cancellazione da un lato e resistenza, abnegazione, disperazione dall’altro.

Questo appello, firmato da 12 direttori, sovrintendenti dei musei ucraini rivolto ai colleghi italiani ed europei, vuole sensibilizzare e informare su quanto sta accadendo creando una rete di sostegno culturale, economico e tecnico ma soprattutto una rete di solidarietà e vicinanza tra coloro che hanno a cuore la memoria dell’Europa e dei suoi paesi.

Chiediamo quindi ai musei italiani di firmare l’appello, di mettersi in contatto con MEAN per capire come aiutare, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, i musei sotto attacco in Ucraina.

L'APPELLO

Nel corso degli ultimi mesi, la guerra in Ucraina ha comportato nei musei dell’Ucraina e relativamente al patrimonio artistico, culturale e archeologico una situazione di grave difficoltà e perdite gravissime.

Gli impatti del conflitto riguardano la distruzione di edifici storici, il furto di opere dai musei nazionali e la distruzione di siti archeologici, ancora stimate solo parzialmente.

La situazione nei musei è drammatica: scarseggia il personale per proteggere il patrimonio; mancano sistemi di protezione e con enormi difficoltà si lavora per mettere in sicurezza le opere che rappresentano non solo la storia ucraina, ma quella dell’umanità, come recita la Convenzione dell’Aja del 1954, patrimonio dell’umanità oltre che della nostra cultura.

Mentre la società civile europea ed ucraina lavorano insieme per chiedere una tregua immediata ed una risoluzione nonviolenta del conflitto, non possiamo restare a guardare che questo scempio continui sotto i nostri occhi, senza provare ad intervenire in difesa del patrimonio culturale aggredito.

APPELLO DEI DIRETTORI DEI MUSEI DELL’UCRAINA

alle istituzioni museali italiane ed europee

per la Protezione del Patrimonio artistico, dei Beni culturali, storici e archeologici

in collaborazione con il

MEAN – Movimento Europeo Azione Nonviolenta e Act4Ua-Charity Fund

I direttori dei MUSEI UCRAINI

· Fedir Androshchuk (National Museum of the History of Ukraine)

· Natalia Panchenko (Treasury of the National Museum of the History of Ukraine)

· Liudmyla Strokova (National Folk Decorative Art Museum)

· Liudmyla Didenko (Bila Tserkva Regional Local Museum)

· Nelia Kukovalska (National Sanctuary Complex “Sophia of Kyiv”)

· Iryna Martyniuk (National Kyiv-Pechersk Historical and Cultural Reserve)

· Vitalina Martynovska (Ukrainian National Chernobyl Museum)

· Lesia Gasidgak (National Museum of the Holodomor-Genocide)

· Iryna Dobrobot (Museum of Theatre, Music and Cinema Arts of Ukraine)

· Liudmyla Mischenko (Ohtyrka Local Museum)

· Sergiy Laievskiy (Chernihiv Historical Museum named after Vasiliy Tarnovskyi)

· Olga Yarmush (Memorial Museum of Oleksandr Dovzhenko in Sosnytsia)

· Tetiana Zaporozhets (Sosnytsia local museum)

· Yurii Tkach (Chernihiv Regional Art Museum named after Hrygorii Galagan)

· Olena Matiuk (Novhorod-Siverskyi Historic-Cultural Reserve "The Tale of Igor's Campaign")

· Tetiana Zoiets (Pryluky Local Museum named after Vasyl Maslov)

· Valentyna Mazgina (Kharkiv Art Museum)

· Natalia Mytsay (Hryhorii Skovoroda Literary Memorial Museum)

· Diana Tkachenko (Museum of Fine Arts named after Olexandr Bilyi)

· Yuriy Spitsyn (Zaporizhzhia Local Museum)

· Svitlana Kovalenko (Orikhiv Local Museum)

· Svitlana Mirzoyeva (Huliaipole Local Museum)

lanciano un appello a tutti i direttori dei musei, dei siti archeologici, delle pinacoteche e dei beni culturali italiani affinché ci aiutino a salvare il nostro patrimonio, testimone del passato e messaggero del futuro.

CHIEDONO pertanto di:

· Creare un network di aiuti per la salvaguardia dei Beni culturali ucraini

· Sensibilizzare istituzioni nazionali e internazionali e governi affinché aiutino i musei dell’Ucraina a proteggere i beni culturali del paese

· Donare imballaggi ai musei per proteggere, trasportare e conservare le opere

· Donare strumentazioni per restauro, diagnostica, software per allestire laboratori di restauro e conservazione

· Aiutare a costituire archivi digitali in grado di stimare il patrimonio e le perdite subite

· Raccogliere fondi per garantire il presidio dei musei e dei beni durante la guerra e successivamente per la ricostruzione

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.