Famiglia

Servizio civile: Russia fa primo passo per introdurlo

I giovani saranno destinati a incarichi sociali

di Gabriella Meroni

Il governo russo ha approvato in via preliminare un disegno di legge che prevede l’introduzione del servizio civile alternativo a quello militare. Si tratta di un provvedimento che apre le porte alla legalizzazione dell’ obiezione di coscienza, considerata alla stregua di un reato in epoca sovietica e tuttora malvista dai vertici militari. Il progetto, illustrato dalla vicepremier Valentina Matvienko, prevede che il servizio civile duri il doppio di quello di leva se gli obiettori rifiutano di collaborare con qualsiasi struttura militare e solo il 50% in piu’ se invece accettano incarichi civili presso il ministero della difesa. In ogni caso si tratta di un provvedimento aperto a possibili emendamenti da parte del parlamento, ha detto Matvienko all’agenzia Interfax, sottolineando che sara’ la Duma a determinare la durata esatta del servizio civile e ad approvare definitivamente la legge entro la primavera. La questione dell’obiezione di coscienza ha suscitato di recente polemiche. Lo stato maggiore, che da anni cerca di avversare l’introduzione di questo principio, aveva in particolare praparato un suo progetto che imponeva agli obiettori non solo una ferma prolungata (come il governo ha accettato), ma anche lo svolgimento di compiti particolarmente disagiati, come il disboscamento di alcune aree della Siberia. Quest’ultimo punto – bollato da diversi esponenti politici come un tentativo di creare surrettiziamente una sorta di colonia penale per i pacifisti – e’ stato invece cancellato dall’esecutivo. Matvienko ha infatti precisato che gli obiettori saranno destinati a incarichi non punitivi, ma di rilevanza sociale, dai vigili del fuoco alla protezione civile, dagli ospizi agli orfanotrofi.


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