Welfare

Emergenza suicidi, arriva via libera alle telefonate in cella per i detenuti

Dopo lo sciopero della fame di Rita Bernardini presidente di Nessuno tocchi Caino e la campagna a Busto Arsizio promossa dal cappellano del carcere don David Maria Riboldi, arriva l'intervento del Dap: più chiamate. Ma bisogna attendere l'insediamento di Parlamento e Governo

di Luca Cereda

Sì a un numero maggiore di telefonate per i detenuti. Ha vinto la campagna non violenta contro l'emergenza suicidi, che ha avuto un protagonista importante in don David Maria Riboldi e Rita Bernardini, presidente dell'associazione Nesusno tocchi Caino che aveva intrapreso uno sciopero della fame, interrotto ora dopo 28 giorni visto il successo della campagna “una telefonata può salvare una vita”

Il capo del Dap Carlo Renoldi ha annunciato l'arrivo di una circolare che permetterà – a legislazione vigente – un maggior numero di chiamate e video chiamate ai detenuti e alle loro famiglie. Un successo per la richiesta di

Un segnale importante di fronte alle 59 vite spezzate dietro nel sbarre nel nostro Paese e i tentativi ben più numerosi di suicidio, per fortuna sventati dagli agenti. Si attende dunque l’insediamento del nuovo Parlamento e del nuovo Governo dopo il 25 settembre.

Unica ombra, sottolineata da Bernardini nel suo recente intervento a Radio Carcere, sono «i silenzi sulle carceri della campagna elettorale in corso gelano il sangue. Quel poco che abbiamo ascoltato, invece, terrorizza. Ecco perché, insieme, siamo speranza».

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.