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Gaza: uccisi 14 bambini palestinesi e un bambino israeliano
Save The Children: "Le parti in conflitto prendano provvedimenti immediati per allentare l'escalation e fermare questo ciclo mortale di azioni di ritorsione. 5 scuole danneggiate a Gaza e scuola sospesa anche nel sud di Israele"
di Redazione
A seguito dei pesanti bombardamenti e degli attacchi missilistici tra Israele e gruppi armati palestinesi a Gaza 53 palestinesi, inclusi 14 bambini, sono stati uccisi a Gaza e più di 300 sono stati feriti. Nel sud di Israele, 6 israeliani sono stati uccisi, compreso un bambino, e i feriti si contano a decine.
I bambini di Gaza ci dicono di aver paura di morire, come Yasmine, che ha 11 anni e ha detto ad un operatore di Save the Children «Questa notte è stata molto difficile per tutti, non ho dormito per niente. La situazione è terrificante, ci sono bambini che muoiono e veniamo bombardati da tutte le parti. È stata la notte peggiore della mia vita. Alle 3 avevo dolore allo stomaco per la paura e i miei genitori cercavano di consolarmi dicendomi che il bombardamento era lontano, ma io invece sentivo che era vicino. Domani è l'Eid ma non potremo festeggiare a causa di questo conflitto».
«Le famiglie a Gaza vivono in aree sovrappopolate e con il blocco dei territori che impedisce loro di fuggire o rifugiarsi in altri luoghi. I nostri operatori fanno fatica a rassicurare e sostenere i loro stessi figli. Per loro, come per tutte le famiglie a Gaza, le ultime 48 ore sono come gli orrori a cui hanno assistito negli ultimi 12 anni in tre guerre a Gaza. Chiediamo a tutte le parti in conflitto di prendere provvedimenti immediati per allentare l'escalation e fermare questo ciclo mortale di azioni di ritorsione» ha dichiarato Jason Lee, Direttore per i Territori Palestinesi di Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro.
Almeno cinque scuole di Gaza sono state danneggiate e la scuola è stata sospesa anche nel sud di Israele.
Save the Children chiede a tutte le parti in conflitto di aderire ai propri obblighi ai sensi del diritto internazionale e di prendere ulteriori precauzioni per non colpire la popolazione civile, in particolare i bambini, e le infrastrutture civili. Le scuole devono essere protette dagli attacchi e l'integrità delle strutture scolastiche deve essere rispettata da tutte le parti in conflitto.
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