Volontariato
Pubbliche assistenze, in arrivo formazione per 200 volontari
Anpas ripropone la "cascata formativa" a 10 anni dalla prima. Da gennaio 2023, corsi in varie di attività, dalla Sala operativa agli operatori agli psicologi dell'emergenza. Un percorso che non si è fermato neppure durante la pandemia
«La formazione è alla base del modello Protezione civile di Anpas»: a parlare è Alessandro Benini che, nell’associazione nazionale delle pubbliche assistenze italiane, è appunto il responsabile per le attività di protezione civile.
Lo fa annunciando quella che, nel linguaggio associativo viene chiamata “cascata formativa”: 200 volontari che, a inizio 2023, potranno accedere a specifici moduli di formazione per acquisire conoscenze e formare operatori di colonna nazionale, di segreteria e sale operative, psicologi dell'emergenza, istruttori delle unità cinofile, formazione di volontari per la prevenzione del rischio tra i giovani.
«Grazie ai percorsi formativi costruiti negli ultimi 10 anni», racconta a VITA, Benini, «questo nuovo progetto contribuisce ad arricchire e consolidare, i nostri volontari acquisiscono e mantengono aggiornate le capacità e le conoscenze necessarie allo svolgimento delle numerose attività di Protezione Civile, per essere sempre pronti a rispondere in modo competente alle esigenze della comunità e del territorio».
Una nuova edizione della cascata formativa Anpas, «finanziata dal Dipartimento di Protezione civile», spiega Benini, «e organizzato per la formazione continua degli operatori volontari Anpas della Colonna mobile nazionale, che riprende il modello appunto “a cascata”, già sperimentato con successo nelle altre edizioni, ma anche con alcune innovazioni. Anche in seguito alla pandemia, l'uso delle nuove tecnologie sarà integrata, sia nelle attività in presenza, sia nelle attività online, allo scopo di migliorare il livello dell’offerta formativa».
Una novità, rispetto alle altre edizioni, riguarda il percorso di formazione di volontari per attività verso under 20, ovvero giovani in età scolastica, per la prevenzione e la conoscenza del rischio. «Un percorso formativo», spiegano all’Anpas, «per trasmettere ai volontari metodologie e contenuti adatti all’incontro con i giovani nei loro luoghi di ritrovo».
A fare la formazione sono, come d’abitudine, i volontari. Il preché lo spiega Federico Morelli, che di Anpas, è il coordinatore formazione: «A 10 anni dalla prima cascata formativa l'idea di valorizzare i volontari nel ruolo di formatore è rimasta sempre centrale alla visione formativa del nostro movimento», dichiara, «in questa edizione, oltre che al completamento dell'offerta formativa, punteremo all'aggiornamento di alcuni percorsi sperimentati negli scorsi anni, al fine di offrire ai nostri volontari una esperienza sempre più innovativa e che possa rispondere alle nuove esigenze emerse durante le attività di protezione civile».
Il metodo e i numeri
La cascata formativa Anpas è caratterizzato da scelte progettuali orientate a valorizzare metodologie attive, esperenziale e partecipative. Sono stati 1.200 i volontari e le volontarie formate nelle passate edizioni. «Un “sistema”», sottolineano all’Anpas, « che, oltre ad essere stato premiato con AIF Award per l’eccellenza nella formazione, basato sul contributo costante dei volontari formatori, che dopo un periodo di attività formativa diventano a loro volta promotori di sviluppo supportando il sistema a livello territoriale».
Un percorso che, nonostante la pandemi – fanno notare con orgoglio – è proseguito ed è stato rimodulato in versione digitale e che, negli anni, ha permesso di fare formazione a livello nazionale e sui territori formando le numerose specializzazioni del volontario di Protezione civile: nuovi responsabili di campo, Logistica, Segreteria campo e Sala operativa, comunicatori, responsabili cucina, formatori e operatori di Operatori categorie fragili, psicologi dell’emergenza, operatori nuclei prima valutazione, valutatori Unità cinofile da soccorso, formatori responsabili associativi di Protezione civile e operatori per i centri di coordinamento, operatori specializzati in attività ludico-educative con animali, operatori per i centri di coordinamento.
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