Associazione Vivere l’Africa

Vivere l?Africa – Condivisione & cooperazione
via Monetti 1 – 21040 Vedano O. (VA)
tel. 0332.404181
www.vivereafrica.org vivereafrica@libero.it
Fondata nel 1998
Presidente: don Paolo Chiapparoli

Vivere l?Africa è un?associazione onlus impegnata da anni in progetti di aiuto in zone del Terzo mondo, con un occhio di riguardo al continente africano. L?impegno più consistente è dedicato all?emergenza nel sud Sudan. Le attività principali dell?associazione in questa zona consistono nella costruzione, nel nord dell?Uganda, di campi per i rifugiati sudanesi e nel recupero delle popolazioni locali, sia fornendo gli strumenti necessari all?autosostentamento (come sementi, zappe, pompe o taniche) sia cooperando con gli indigeni nella costruzione di pozzi, scuole e ospedali.
Queste forme di aiuto sono necessarie a causa di una guerra civile che ormai prosegue in Sudan dal 1956, con una breve pausa solo negli anni 80. Oltre alle attività di punta, ci sono progetti che riguardano la ricostruzione delle missioni distrutte dai bombardamenti e l?assistenza in programmi educativi per i ragazzi e i bambini. Spiega Davide Franzi, vicepresidente di Vivere l?Africa: «Nel sud del Paese le popolazioni cristiane e animiste lottano contro l?islamizzazione che il governo di Khartoum vuole imporre con la forza, distruggendo e uccidendo chi tenta di opporsi». A questa situazione, già grave fin dal 1987, si sono aggiunti gli sconfinamenti dei ribelli ugandesi che distruggono villaggi, fanno razzie di cose e persone e rapiscono bambini per farne dei soldati.
Una prima forma di aiuto a queste popolazioni, possibile per chiunque voglia dare una mano, è partecipare ai campi di volontariato che durano da 15 giorni a un mese. Coloro che volessero partire devono sottoscrivere un?assicurazione (14,32 euro) e sostenere le spese del biglietto aereo. È anche necessario, prima della partenza, frequentare un corso di preparazione nella sede di Vedano Olona (in provincia di Varese) per almeno due mesi. Vivere l?Africa, tuttavia, non si dimentica delle necessità di popolazioni più vicine: è impegnata anche in progetti nell?Europa dell?Est, in Albania, Kosovo, Serbia e Romania.