Famiglia
“Lavoro di Squadra”, riparte a Milano il progetto rivolto ai Neet
Attività digitali, orientamento formativo e al lavoro e un percorso di coaching: ecco la ricetta vincente di "Lavoro di Squadra", il progetto di ActionAid al suo terzo anno di attività
di Redazione
Le conseguenze socio-economiche causate dalla pandemia sono più evidenti e non fanno ben sperare per il futuro dei tanti giovani che già oggi, secondo i dati Istat, non studiano o non lavorano. In Italia sono oltre 2 milioni di età fra i 15 e i 29 anni – 999.000 ragazzi e 1.067.000 ragazze secondo i report dell’ultimo trimestre 2020 – e i numeri sono in aumento. Si tratta nel complesso di un primato negativo in ambito europeo, con un distacco del 10% dalla media dell’Unione (12,5%). In particolare, la pandemia ha impattato in modo significativo sulle ragazze: nel 2020 le NEET sono aumentate di 46.000 unità (rispetto alla media 2019).
Lavoro di Squadra è realizzato da ActionAid con il contributo di Z Zurich Foundation, in collaborazione con Fondazione Human Age Institute, A&I cooperativa sociale, Istituto Italiano di Fotografia e con il patrocinio del Municipio 9 di Milano. Il percorso, a Milano ormai giunto alla terza annualità, ha l’obiettivo di favorire l’inclusione dei ragazzi e delle ragazze che si trovano a vivere situazioni di fragilità e vulnerabilità, di natura economico-sociale, famigliare e relazionale. I partecipanti a Lavoro di Squadra potranno sperimentarsi in attività finalizzate al loro empowerment socio-economico, quali ad esempio la street photography, l’allenamento motivazionale e un laboratorio di co-progettazione territoriale e un percorso di career coaching volto a promuovere l’inserimento lavorativo o avviare un percorso formativo.
«Questo progetto è stato un modo per mettermi in gioco. Oltre a vedere gli altri che si danno da fare, vorrei fare qualcosa anche io, nel senso che non voglio stare con le mani in mano, voglio andare avanti con la mia vita. Il corso che ho preferito è quello di fotografia, mi è piaciuto mettere in foto tutti i pensieri e le mie emozioni», afferma Claudia, una delle partecipanti alla precedente edizione di Lavoro di Squadra.
L’approccio di ActionAid si basa sul protagonismo giovanile, per consentire ai ragazzi e alle ragazze di essere attivamente coinvolti nella definizione e costruzione del proprio progetto di vita.
«Con Lavoro di squadra ci poniamo la sfida di riattivare i tanti giovani che per vicende personali o a causa del contesto sociale in cui vivono hanno smesso di cercare un lavoro, hanno abbandonato gli studi, ma soprattutto hanno perso fiducia in sé stessi. Sappiamo che il contesto attuale non è dei migliori ma facendo rete con altre realtà che collaborano a questo progetto e le associazioni del territorio, siamo certe di poter costruire – con le ragazze e i ragazzi – un solido ponte verso la formazione e il lavoro», dichiara Vittoria Pugliese, programme developer ActionAid.
L’edizione 2021, a causa del perdurare dell'emergenza socio-sanitaria causata dal Covid-19, ha rimodulato e modificato alcune delle attività: molti laboratori saranno fruibili online grazie alla dotazione di tablet con connessione internet e a un’attività propedeutica di alfabetizzazione digitale. Anche in questa nuova edizione la street photography sarà l’attività culturale che oltre a fornire conoscenze tecniche e compositive favorirà lo sviluppo di competenze trasversali, il lavoro per obiettivi e la costruzione di un progetto fotografico personale. Non da ultimo, le aziende del territorio verranno coinvolte in percorsi di sensibilizzazione per incentivare l’adozione di misure per l’inclusione lavorativa dei partecipanti e saranno previsti dei webinar aperti anche ai ragazzi e ragazze che non sono parte del progetto ma che necessitano di strumenti di formazione e orientamento al lavoro.
«Per il terzo anno consecutivo, grazie al supporto della Z Zurich Foundation, sosteniamo il progetto Lavoro di Squadra per offrire ai NEET nuove possibilità nel mondo del lavoro e aiutarli a costruire il proprio futuro. In un periodo particolare come quello che stiamo vivendo, vogliamo accompagnare i ragazzi lungo un percorso formativo in grado di valorizzare le loro capacità e inclinazioni con l’obiettivo di favorire anche l’inclusione lavorativa», dichiara Federica Troya, Head of HR and Services per Zurich Italia.
Lavoro di squadra è un progetto nato nel 2014, e negli anni è stato implementato in diverse città, fra cui Bari, Reggio Calabria e Torino, intercettando complessivamente oltre 650 ragazzi e ragazze. Nei tre anni di progettualità a Milano sono stati intercettati più di 200 giovani, principalmente del Municipio 9. Il 58% ha deciso di iniziare il percorso e tra questi il 79% lo ha concluso riprendendo gli studi, trovando un lavoro o iniziando corsi di formazione o tirocini in aziende.
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