Welfare

Turchia: persecuzione giudiziaria contro lo scrittore curdo Uzun

Dopo 23 anni di esilio, l'intellettuale aveva tenuto una conferenza sulla letteratura a Diyarbakir. Quindici giorni dopo la Corte del luogo ha emesso in segreto un mandato d'arresto contro di lui

di Benedetta Verrini

Lo scrittore turco-svedese Mehmed Uzun, considerato il maggiore artista curdo vivente, è stato nuovamente accusato ?d?incitamento al separatismo?, e dovrà comparire il prossimo 8 marzo davanti alla Corte di sicurezza dello stato di Diyarbakir, che ha lanciato un mandato d?arresto contro di lui. Lo riferisce il sito del Parlamento internazionale degli scrittori (www.autodafe.org), segnalando che l?intellettuale rischia dai 6 agli 8 anni di prigione. La questione, di fatto, era già stata affrontata dalla Corte di sicurezza dello stato di Istanbul, nell?aprile del 2001, in un processo seguito accanitamente dai media, alla fine del quale Uzun era stato prosciolto. Il 15 gennaio 2000 Uzun aveva potuto rientrare in Turchia, dopo 23 anni d?esilio in Svezia. Lo scrittore si era recato a Diyarbakir, dove ha tenuto una conferenza su ?Lingua, identità e letteratura? davanti a una folla di 6mila persone. Quindici giorni dopo, la Corte dello stato della città anatolica (la stessa che ora si accinge a processarlo) ha interdetto sette dei suoi libri e spiccato, senza rendere pubblica la decisione, un mandato d?arresto immediato. Sotto accusa due opere esclusivamente letterarie: ?Chiaro come l?amore, oscuro come la morte? e ?I fiori di Cicekleri?, che inneggiavano alla pace tra Turchi e Curdi, e che secondo la Corte rappresentano ?propaganda terrorista?. ?Tutto questo è una pura provocazione ? ha dichiarato Uzun dal suo esilio ? Mostra il modo completamente arbitrario con cui il governo turco impone la sua volontà, senza nemmeno sentirsi obbligato a informare l?accusato dei fatti che gli vengono attribuiti. Non lo posso accettare e resisterò con tutte le mie forze?. Sull?argomento, si veda anche: www.alice.it/news/primo/penclub.htm


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