Mondo

Ucraina, inizio di anno scolastico incerto per 4 milioni di studenti

Meno del 60% delle scuole sono ritenute dal Governo sicure e pronte per la riapertura. Al 31 luglio 2022, è stato stimato che 650.000 bambini ucraini vivono come rifugiati in 12 paesi e non sono ancora iscritti nei sistemi scolastici nazionali. «L’istruzione per i bambini dell’Ucraina è stata drammaticamente compromessa», dice Catherine Russell , direttrice generale di Unicef. «Dopo oltre 2 anni di pandemia da COVID-19 e 6 mesi da quando la guerra ha avuto inizio, la loro salute fisica e mentale ha subito enorme stress»

di Redazione

Secondo il Direttore Generale dell’UNICEF Catherine Russell, a seguito di una missione di 3 giorni in Ucraina, la guerra in corso ha danneggiato l’inizio del nuovo anno scolastico per i 4 milioni di studenti dell’Ucraina.

“Il nuovo anno scolastico dovrebbe essere un momento di emozioni e speranze, con i bambini che ritornano in aula e condividono i racconti della loro estate con amici e insegnanti,” ha dichiarato Russell. “Eppure, per 4 milioni di bambini in Ucraina lo stato d’animo è di preoccupazione. I bambini stanno tornando a scuola – molte delle quali sono state danneggiate durante la guerra – con storie di distruzione e senza sapere se i loro insegnanti e amici ci saranno ad accoglierli. Molti genitori stanno esitando a mandare i propri figli a scuola, non sapendo se saranno al sicuro.”

Migliaia di scuole nel paese sono state danneggiate o distrutte, con meno del 60% delle scuole ritenute dal Governo sicure e pronte per la riapertura. Nel primo giorno dell’anno accademico dell’Ucraina, Russell ha visitato una scuola primaria ripristinata dopo esser stata danneggiata durante le prime settimane di guerra. Solo 300 studenti alla volta possono frequentarla a causa della capacità del rifugio antiaereo della scuola, appena il 14% della capacità della scuola rispetto a prima della guerra.

L’UNICEF sta lavorando con il Governo per aiutare i bambini dell’Ucraina a tornare a studiare, nelle aule quando ritenute sicure e attraverso alternative online o basate sulle comunità se non possibile in presenza. Circa 760.000 bambini hanno ricevuto istruzione formale e non formale dall’inizio della guerra. Più di 1,7 milioni di bambini e di persone che se ne prendono cura hanno beneficiato degli interventi di sostegno mentale e psicosociale supportati dall’UNICEF.

“Le scuole in Ucraina hanno disperato bisogno di risorse per costruire rifugi antiaerei invece di parchi giochi, e i bambini vengono istruiti sugli ordigni inesplosi invece che sulla sicurezza stradale" – ha aggiunto Russell. "Questa è la cruda realtà per gli studenti, i genitori e gli insegnanti ucraini". Gli sforzi per consentire ai bambini di tornare a studiare comprendono il ripristino delle scuole, la fornitura di computer portatili, tablet e aiuti per insegnanti e studenti e la formazione di bambini e insegnanti su come stare al sicuro in tempi di guerra.

“L’istruzione per i bambini dell’Ucraina è stata drammaticamente compromessa. Dopo oltre 2 anni di pandemia da COVID-19 e 6 mesi da quando la guerra ha avuto inizio, la loro salute fisica e mentale ha subito enorme stress. Ancora tanto deve essere fatto per rispondere a ciò che per molti è diventata una triste realtà” ha continuato Russell.

Mentre gli studenti in Ucraina affrontano minacce imminenti alle loro vite e al loro benessere, i bambini rifugiati affrontano altre sfide. Al 31 luglio 2022, è stato stimato che 650.000 bambini ucraini vivono come rifugiati in 12 paesi e non sono ancora iscritti nei sistemi scolastici nazionali. L’UNICEF ha supportato circa la metà di loro con istruzione formale o non formale e sta lavorando con i governi e i partner per assicurare che i bambini ucraini rifugiati vengano iscritti a scuola o abbiano accesso all’istruzione online.

In Ucraina, l’UNICEF ha raggiunto ulteriori 616.000 persone, fra cui le famiglie più vulnerabili con trasferimento umanitario di denaro. I donatori sono stati incredibilmente generosi, ma con l’avvicinarsi dell’inverno, la preoccupazione è che i bisogni potrebbero superare le risorse.

“Se non ci sarà pace, le vite dei bambini e delle loro famiglie in Ucraina diventerà ancor più difficoltosa con l’arrivo dell’inverno” ha proseguito Russell. “Sappiamo che le temperature gelide e le intense nevicate arriveranno solo fra pochi mesi, per questo l’UNICEF sta lavorando con il Governo e i partner per preposizionare aiuti per l’inverno, che comprendono abiti caldi, scarpe, generatori, stufe e pellet.”

Il Direttore generale Russell ha anche incontrato la First Lady Olena Zelenska, complimentandosi per gli sforzi del popolo ucraino – compresi insegnanti, genitori e operatori sanitari – e ha espresso gratitudine per la partnership di lungo periodo tra il Governo dell’Ucraina e l’UNICEF. Hanno anche discusso di rafforzare ulteriormente la risposta congiunta alla crisi umanitaria e l’importanza di avere accesso umanitario, sicuro, tempestivo e senza impedimenti ai bambini che hanno bisogno di supporto salvavita, in accordo con il diritto internazionale umanitario.

Credit Foto Unicef

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.