Economia
Il 1° maggio il sogno diventa realtà: apre PizzAut, la pizzeria dei ragazzi autistici
Finalmente il sogno di una pizzeria gestita da ragazzi autistici diventa realtà: in occasione della Festa del Primo maggio, a Cassina de Pecchi, in via Don Verderio 1, ci sarà il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati a presiedere la cerimonia di inaugurazione del ristorante di Pizzaut.
di Redazione
Finalmente il sogno di una pizzeria gestita da ragazzi autistici diventa realtà: in occasione della Festa del Primo maggio, a Cassina de Pecchi, in via Don Verderio 1, ci sarà il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati tra i clienti dei ragazzi lo scorso anno a Roma, e monsignor Luca Raimondi, vescovo ausiliare di Milano, a presiedere la cerimonia di inaugurazione del ristorante di Pizzaut.
Lo avevamo detto ormai un anno fa, “nemmeno il Covid-19 può fermare Pizzaut”. Allora Nico Acampora, fondatore del progetto e padre di un ragazzo autistico, aveva appena inaugurato un Truck Food per fronteggiare la cruda realtà che dapprima aveva imposto la chiusura totale di tutti i ristoranti, per contenere il contagio, e poi regole rigide per la gestione delle riaperture. Inizialmente è stato protagonista di gustose pause pranzo in aziende della Brianza, poi ci sono state richieste da diverse regioni d’Italia. Alcune proposte di collaborazione sono giunte persino da Oltreoceano, dagli Stati Uniti d’America e dall’Australia.
La legittima paura che i ragazzi, per lo più disabili al 100%, potessero rischiare di contagiarsi, ha portato Acampora all’amara decisione.
Uno stop dalla forte valenza simbolica, considerato che le persone autistiche non sono state inserite nella tabella delle categorie fragili con priorità per la vaccinazione. “Si chiama spettro autistico ma non siamo fantasmi…Fateci il vaccino, non dimenticateci ancora”, aveva scritto Nico Acampora sui social.
Tra rabbia e disillusione, PizzAut ha rinunciato anche ai festeggiamenti del 2 aprile, Giornata mondiale per la consapevolezza sull’Autismo, proprio per dire basta all’ipocrisia: “Non ci servono gli eventi e le celebrazioni un solo giorno all’anno, quando durante tutta la pandemia i nostri figli sono stati dimenticati”.
Con l’apertura del ristorante non solo si potranno gustare le pizze inclusive di Pizzaut, comodamente seduti ai tavoli, si potrà anche assaporare un caffè unico, un presidio slow-food: “Si chiama Inclusion ed è per definizione un caffè inclusivo, che sostiene progetti di inclusione sociale dei ragazzi autistici, ma anche dei lavori del Sud del mondo, che altrimenti non avrebbero mercato”, spiega il fornitore.
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