Famiglia

Ue: la Commissione aumenta donne in posti di potere

Nel contesto della strategia interna

di Gabriella Meroni

Piu’ donne nei posti chiave europei, lo sta attuando la Commissione Europea. ”Nel contesto della strategia interna -annuncia la Commissione- per le pari opportunita’ nella Commissione, – e in special modo per migliorare l’equilibrio della rappresentativita’ tra uomini e donne – sono stati fissati degli obiettivi per il 2001, soprattutto per tutti i posti di dirigenza e di gestione (direttore generale, direttore, capo unita’ e amministratore). Nel 2001 la Commissione ha nominato 5 donne in posti di direttore, 19 come capi unita’ ed ha assunto 111 donne in base a concorsi esterni come amministratori”. Cio’ significa, spiega Bruxelles, che quasi tutti gli obiettivi sono stati raggiunti e per il 2002 verranno stabiliti nuovi obiettivi. La Commissione intende ”raddoppiare la rappresentativita’ femminile nei posti di quadri superiori (gradi A1 e A2) entro la fine del suo mandato (cio’ implica la nomina di 22 donne in posti di questi gradi entro il dicembre 2004)”. Rallegrandosi di questi risultati, Neil Kinnock, vicepresidente della Commissione e responsabile della riforma amministrativa, ha dichiarato: ”Mi fa piacere poter annunciare che la Commissione ha conseguito gli obiettivi che si e’ preposta nel proprio ambito, promuovendo cosi’ l’equilibrio di rappresentativita’ tra uomini e donne nella Commissione. Mi rallegro, in particolare, del crescente numero di funzionarie assunte poiche’ fra di esse ci saranno ovviamente i manager del futuro. Dobbiamo ancora compiere un lungo cammino prima di conseguire appieno i nostri cinque obiettivi annuali. Vorrei pertanto insistere affinche’ un maggior numero di donne con le opportune qualifiche presentino la loro candidatura per posti di dirigenza poiche’ e’ ovvio che, senza candidature, non potremo mantenere la percentuale di nomine”.


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