Volontariato

Al social market SoliDando, assorbenti gratis per le donne indigenti

In Italia gli assorbenti sono considerati beni di lusso e la “TamponTax” rappresenta una vera e propria forma di violenza economica che colpisce le donne: ad oggi, in tutto l’occidente, il nostro Paese è uno tra i pochi a non essere ancora intervenuto in maniera incisiva per abbattere questa discriminazione

di Redazione

Gli assorbenti non sono beni di lusso. WeWorld, organizzazione italiana che da 50 anni difende i diritti di donne, bambini e bambine in 27 Paesi, lo dice da sempre e da mesi è in prima linea con la campagna #FermaLaTamponTax che chiede al Governo di intervenire verso questa tassazione.

In Italia, infatti, gli assorbenti sono considerati beni di lusso e la “TamponTax” rappresenta una vera e propria forma di violenza economica che colpisce le donne: ad oggi, in tutto l’occidente, il nostro Paese è uno tra i pochi a non essere ancora intervenuto in maniera incisiva per abbattere questa discriminazione.

In questi mesi di campagna, in attesa di una decisione da parte istituzionale, sono stati tanti gli alleati che sono scesi al fianco di WeWorld. Tra loro anche l’associazione Ibva di Milano che opera su quattro aree specifiche d'intervento: la formazione, l’emergenza abitativa, il lavoro, la lotta alla povertà alimentare.

Loro la gestione di SoliDando, il primo social market della città in cui è possibile fare la spesa gratuitamente che ha deciso di aggiungere al paniere di prodotti a disposizione anche gli assorbenti, ritenendolo un bene di prima necessità a tutti gli effetti: circa 1100 le confezioni disposte sugli scaffali a beneficio dell'utenza.

«La nostra utenza – spiega il direttore Matteo Ripamonti – è formata per una larga fetta da mamme single e disoccupate, e da famiglie numerose in stato di necessità. Si pensi allora a quanto possa gravare la spesa in assorbenti su una famiglia con un isee bassissimo – come sono quelle che sosteniamo a SoliDando – e con 2 o 3 donne facenti parte del nucleo. Allo stesso modo si pensi a quanto possa gravare quella spesa su tutte quelle donne che a seguito del Covid hanno perso il lavoro. Non parliamo di questioni di lana caprina, come spesso si tende a credere soprattutto per un atavico retaggio culturale, ma di una questione sostanziale. Ecco perché abbiamo deciso di mobilitarci garantendo la costante presenza di prodotti per l'igiene femminile sui nostri scaffali. È una battaglia per l'emancipazione da una necessità materiale per le donne direttamente interessate, – conclude Ripamonti – ma anche per l'emancipazione culturale e civile della società in cui viviamo. E noi abbiamo deciso di esserci».

«Siamo contenti della scelta di SoliDando che è sceso al fianco delle donne. Una scelta che dimostra nuovamente come gli assorbenti siano un bene necessario nella vita di ognuna – commenta Marco Chiesara, presidente di WeWorld – Ancora una volta il terzo settore si dimostra pronto ad affrontare le sfide sorpassando con le iniziative e le azioni concrete le lentezze e le contraddizioni delle istituzioni».

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