Cultura

“L’agenda ritrovata”, arriva in Calabria la mostra che celebra i 30 anni dalle stragi di mafia

Fa tappa a Cinquefrondi, in Calabria, in occasione della “Giornata della Legalità”, dopo essere stata inaugurata a Palermo, nella Casa di Paolo, dove aveva sede la farmacia della famiglia Borsellino, la mostra fotografica che, attraverso i volti di gente comune racconta il desiderio di tenere accesa la memoria sulla strage del 19 luglio 1992

di Gilda Sciortino

Che le stragi di mafia del 1992 non siano stati eventi che sconvolsero e cambiarono solo la società siciliana lo dimostra il fatto che ovunque nel paese, quest’anno, si susseguono iniziative per celebrare questo trentesimo anniversario. Tutte importanti, ognuna capace di levare alta la voce di chi cerca giustizia, tra le ultime più significative c’è sicuramente "L'agenda ritrovata. I volti", mostra fotografica curata dall’ associazione culturale "L’Orablù" di Bollate e sostenuta dal Movimento Agende Rosse guidato da Salvatore Borsellino, inauguratasi il 4 agosto a Palermo, nella Casa di Paolo, che ora arriva come seconda importante tappa in Calabria, esattamente a Cinquefrondi, nello spazio pubblico del Parco Peppino Impastato, dove sabato 20 agosto sarà al centro di un momento di confronto che si annuncia ricco di spunti e sollecitazioni.

Un’iniziativa che arriva al momento giusto dal momento che il 20 agosto di ogni anno la locale amministrazione comunale organizza con il patrocinio della Città metropolitana di Reggio Calabria la “Giornata della legalità”, per puntare l’attenzione sull’anniversario delle stragi di Palermo e sull’impegno civico di uomini e donne che dal nord al sud dell’Italia tengono accesa la memoria e fanno un lavoro quotidiano di contrasto alle mafie.


Alle ore 18.30, dunque, il taglio del nastro della mostra i cui 21 pannelli, al pari di pietre d’inciampo, costruiscono un percorso che rimanda a un altro evento, promosso dalla stessa associazione “L'Orablù”, anche in questo caso in sinergia con il Movimento delle Agende Rosse, che, dal 25 giugno al 19 luglio 2017, in occasione del 25° anniversario delle stragi di Falcone e Borsellino, aveva percorso tutto lo Stivale, partendo da Bollate per raggiungere Palermo, raccogliendo su un'Agenda Rossa, simbolo di una mancata giustizia, le firme e i pensieri di tutti coloro che non hanno mai smesso di farsi domande e ancora sperano di conoscere la verità su quanto accaduto il 19 luglio 1992 in via d’Amelio.

«Un pomeriggio che porterà tra i giardini del “Parco Peppino Impastato” partecipazione e testimonianza di impegno – afferma il primo cittadino di Cinquefrondi, Michele Conia –. La mostra esce da Casa di Paolo a Palermo e arriva a Cinquefrondi, e questo per noi ha un valore simbolico alto. Una responsabilità di testimonianza importante per una giornata diventata simbolo di un’intera comunità, che si mette così in relazione con un progetto nazionale più grande e che coinvolge migliaia di persone in tutta Italia».

«Un percorso al contrario, una nuova staffetta – aggiunge Walter Palagonia, presidente di “L’Orablù” – che collegherà luoghi, toccando più regioni d’Italia, per parlare di contrasto alle mafie e di impegno sociale che nasce dal basso, dalle persone che, con noi, ci hanno messo la faccia in un percorso comune, per tenere accesa la memoria sulla strage che ha ucciso Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, consapevoli che le mafie sono un problema per l’intera nazione».

Sarà un pomeriggio, quello in programma sabato 20 agosto, caratterizzato da diversi momenti. Intanto l’inaugurazione della mostra, poi il dibattito dal titolo "A trent'anni dalle stragi" al quale, introdotti dai saluti di Carmelo Versace, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, e di Giada Porretta, assessora agli Eventi e Spettacoli del Comune di Cinquefrondi, interverranno da remoto Salvatore Borsellino, fondatore e attivista e del “Movimento Agende Rosse”, e Walter Palagonia, presidente dell’associazione “L'Orablù”.

Importanti si preannunciano anche le testimonianze come quelle del testimone di giustizia, Gaetano Saffioti; del giornalista, Michele Albanese; di Don Pino De Masi, referente di Libera della Piana di Gioia Tauro; di Maria Stefania Caracciolo, vice prefetto di Reggio Calabria; Giancarlo Costabile, docente UniCal. Porteranno il loro contributo anche Arcangela Galluzzo, assessora alla Legalità Comune di Fiumicino, e il sindaco di Cinquefrondi, Michele Conia. Modererà la giornalista Maria Pia Tucci.

La mostra ha già in programma diverse altre tappe: Bari, Potenza, Napoli, Roma, Genova, Torino e Milano dove si fermerà concludendo al contrario la staffetta di 5 anni fa. Un altro viaggio, un’ altra immersione nell’umanità di una parte di Italia che chiede di alzare il velo sulle verità di cui c’è bisogno per sentirci veramente liberi.

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