Non profit

Pesca, nel Golfo di Patti vittoria ambientalista

Wwf Italia e associazioni locali ottengono norme più restrittive per la piccola pesca: fermati i cannizzi e regolamentate reti selettive e richiami luminosi

di Barbara Marini

Nello splendido golfo di Patti in Sicilia un gruppo di associazioni che attraverso il progetto Wwf Pescare Oggi Per Domani e insieme alle autorità e agli attori locali, da anni vigila sulla regolazione della pesca.

Le associazioni ambientaliste e gli enti di ricerca, che portano il nome di Co.ge.Pa PortoRosa, Stazione Zoologia Anton Dorhn, Marevivo, Capitaneria di Porto di Milazzo, Comune di Patti e Comune di Milazzo, Università di Messina, AGCI Sicilia, Blunauta diving center, Dugongo team, Fedagripesca Sicilia, GAC Golfo di Patti, IRBIM CNR, hanno fatto sì che al ministero delle Politiche Agricole arrivassero proposte e miglioramenti che correggessero anche il piano di gestione locale.

Il risultato di questi ultimi tre anni di sinergie è stato il vedere approvata, è stato tramite DM n.0340106 del 01/08/2022, il Piano di Gestione Locale (PdGL) del Co.Ge.Pa di Portorosa, che prevede una serie di misure mirate a una pesca più sostenibile nel rispetto delle risorse e degli ecosistemi marini nel Golfo di Patti. Tre le misure confermate è stato vietato l’utilizzo all’interno del Golfo di Patti dell’uso dei FAD, fishing aggregating devices, detti “cannizzi” per la pesca alla lampuga, e anche ridotto il numero di tali attrezzi nelle aree adiacenti di competenza del PdGL.

Inoltre sono state regolamentate altre modalità o attività che riguardano l’uso di reti da posta più selettive, la riduzione dei richiami luminosi per la pesca ai totani, ed infine la creazione di una nuova area a protezione integrale con riduzione delle attività di pesca in termini spazio temporali. Il piano di gestione prevede anche il monitoraggio delle attività di pesca per assicurare il raggiungimento di obbiettivi ecologici e socio-economici che sarà effettuato dalla Stazione zoologica Anton Dohrn, quale organismo scientifico che ormai da anni svolge attività di monitoraggio e governance della pesca artigianale a livello locale e non solo. Giulia Prato, responsabile Mare Wwf Italia, ha commentato questo necessità di equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse del mare e la gestione ottimale di queste, rendendo protagoniste le comunità costiere di pescatori artigianali: “Portare le comunità costiere di pescatori artigianali al tavolo con enti di ricerca, autorità locali e associazioni ambientaliste, sviluppando piani di gestione locale condivisi, è la chiave per garantire una migliore gestione delle risorse marine, trovando un equilibrio tra lo sfruttamento delle risorse naturali e la loro conservazione. Ci auguriamo che ora si possa arrivare velocemente al passo successivo, ovvero la formalizzazione della cogestione quale meccanismo di governance della piccola pesca a livello nazionale, per dare piena applicazione al Piano d’azione regionale sulla Piccola Pesca FAO-GFCM che l’Italia è chiamata a implementare entro il 2028".

Il monitoraggio che verrà poi avviato consentirà di valutare le tecniche adottate e “i pescatori saranno impegnati direttamente nelle attività di raccolta dati e potranno valutare gli effetti delle regole che essi stessi hanno fortemente voluto, anche al fine di contrastare la pesca illegale che ancora oggi rappresenta un punto di debolezza per il settore” dice Teresa Romeo, direttrice della Sede Sicilia della Stazione zoologica Anton Dohrn.

Anche Nino Accetta e Settimo Accetta, rispettivamente Presidente Regionale Federagripesca e Presidente del Co.Ge.Pa Portorosa, sottolineano il fatto che l’approvazione di questo piano “frutto di un lungo lavoro che ha visto impegnate tutte le imprese di pesca parte del Co.Ge.Pa Portorosa, un premio a lungo atteso per l’impegno di questa importante attività rispettosa delle regole e attenta alla conservazione e gestione risorse marine”.

La piccola pesca locale, nel Golfo di Patti viene rispettata nella sua dignità socio-economica e diviene sostenibile attraverso un'app per che traccia il pescato quotidiano, rendendo visibile la filiera locale là dove lasciarsi controllare significa oggi, rispettare il mare e tutto ciò che ci regala.

La foto in apertura del Golfo di Patti è di Patrick Minero per Unsplash

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