Cultura

Porto Alegre: anche un tricolore alla festa finale

E un indio dice: “Dobbiamo cambiare il nostro mondo interiore per cambiare quello esteriore”

di Paul Ricard

C’era anche un Tricolore, alla festa che stamani ha chiuso il Forum di Porto Alegre. In mezzo a bandiere brasiliane, argentina, cubane, cilene e politiche (Pt, Sem terra, Cobas italiani, tra le tante), una ragazza portava la bandiera italiana, con la scritta ”L’Italia ripudia la guerra”. Questa mattina, nella grande sala del Puc, il campus dell’Università cattolica di Porto Alegre, che ha ospitato gran parte dei lavori del Forum, oltre 8.000 persone tra canti e balli hanno salutato la fiera delle idee contro il neo liberismo. L’appuntamento é per il 2003, sempre a Porto Alegre, mentre nel 2004 il movimento potrebbe prendere armi a bagagli e trasferirsi in India, la candidata favorita. Tra un jingle e l’altro (”Um outro mundo e’ poissivel” il tormentone del Forum) si é avvicinato al microfono l’indio colombiano José Pereira. Ha detto poche parole in spagnolo (?Dobbiamo cambiare il nostro mondo interiore per cambiare quello esteriore?) con una voce sommessa se paragonata a quelle tribunizie degli altri oratori, ha tirato fuori una grossa conchiglia e ci ha soffiato dentro facendola suonare come un corno. Pereira ha ringraziato ”le forze superiori” per il buon andamento del Forum. Alla festa, che ha visto alternarsi sul palco, musicisti, teatranti ed esponenti del movimento, ha preso parte anche, naturalmente, il governatore del Rio Grande do Sul, il socialista Olivio Dutra, in campagna elettorale.


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