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Assegno ponte: i conti bollinati dalla Ragioneria dello Stato

Venerdì 4 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce “l’assegno ponte” per figli minori. Con il testo del decreto-legge bollinato dalla Ragioneria dello Stato e con la relazione tecnica, ora i contorni della misura sono più chiari

di Redazione

Venerdì 4 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge che introduce “l’assegno ponte” per figli minori, in attesa dell’attuazione della legge di delega relativa all’assegno unico familiare. Tale decreto-legge introduce, a partire dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, un assegno temporaneo destinato alle famiglie con figli minori che ad oggi non hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare. Contemporaneamente, si potenziano gli assegni per il nucleo familiare che in questa seconda parte del 2020 continueranno ad essere corrisposti alle famiglie dei lavoratori dipendenti e assimilati.

Con il testo del decreto-legge bollinato dalla Ragioneria dello Stato e con la relazione tecnica, ora i contorni della misura sono più chiari.

Per accedere al nuovo “assegno ponte” serve ovviamente presentare domanda telematica: l’Inps ne indicherà le modalità entro il 30 giugno 2021. Il requisito principale è quello di avere un ISEE inferiore a 50.000 euro annui (i cittadini non Ue devono avere un permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno semestrale ed essere residente in Italia da almeno 2 anni, anche non continuativi, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale). Secondo il Governo, il beneficio medio per il periodo dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio. L’Inps erogherà il beneficio fino a un massimo di 1.580 milioni per il 2021. Per i CAF, che dovranno redigere molti più DSU e ISEE degli anni precedenti, vengono stanziati 30 milioni di euro. Per le famiglie con Isee inferiore a 7mila euro, l’assegno sarà di 167,5 euro a figlio con uno o due figli e dai tre figli in su di 217,8 euro a figlio. Fra i 40mila e i 50mila euro di Isee l’assegno sarà di 30 euro a figlio nel caso di uno o due figli e di 40 euro a figlio dai tre figli in su. A partire da 50mila euro e un centesimo di Isee, l’assegno si azzera. La stima della platea dei beneficiari, secondo la relazione tecnica, è di 1,8 milioni di famiglie che oggi non ricevono gli assegni familiari, in cui vivono circa 2,7 milioni di minori.

Per le famiglie dei dipendenti invece a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi mensili dell’assegno per il nucleo familiare già in vigore e diversi da zero sono maggiorati di 37,5 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari fino a due figli, e di 55 euro per ciascun figlio in favore dei nuclei familiari di almeno tre figli. La copertura è di 1.390 milioni di euro.

Qui il testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'8 giugno.

Photo by Jelleke Vanooteghem on Unsplash

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