Volontariato
Ambulanze a rischio stop: da Firenze un altro allarme
Appare inascoltato il grido di allarme del volontariato che si occupa di trasporto sanitario. Stavolta sono le Misericordie della Piana fiorentina (area fra Firenze a Prato) a rilanciare l'allerta
Mentre impazza una campagna elettorale dove le promesse si rincorrono, una dietro l'altra, le associazioni di volontariato che si occupano di trasporto sanitario (e non solo), denunciano la situazione delle tariffe di energia e carburanti che stanno mettendo a rischio il servizio stesso, malgrado i ripetuti allarmi lanciati da Anpas, Misericordie, Croce Rossa (lèggi l'articolo), anche perché non c'è adeguamento dei rimborsi regionali.
Un nuovo grido di allarme giunge stamane da Firenze, "capitale" del volontariato delle Misericordie. Sono quelle riunite nel Coordinamento della Piana fiorentina (la vasta area fra Firenze e Prato con comuni popolosi e importanti) a lanciarlo.
“Come governatori delle Misericordie della Piana fiorentina vogliamo denunciare pubblicamente le enormi difficoltà che stiamo vivendo a causa del rincaro dei prezzi", dicono in una nota," in particolare della benzina, e della inadeguatezza dei rimborsi regionali per i servizi di trasporto sanitario di emergenza urgenza e ordinario. Il rischio è una riduzione di operatività delle nostre associazioni, con un impatto negativo sullo svolgimento dei servizi verso la comunità”.
A sottoscrivere sono i governatori delle Misericordie di Lastra a Signa e Scandicci, San Mauro, Sesto Fiorentino, Quinto, Campi, Calenzano e Malmantile, tutte in provincia di Firenze.
“È necessario trovare soluzioni", prosegue il comunicato, "perché si stanno creando situazioni paradossali. Il rischio è che le misericordie saltino e con loro i servizi che erogano ogni giorno. La Regione non può ignorare queste problematiche. Se non vengono trovate soluzioni, saremo costretti a ridurre i servizi perché con i volontari non riusciamo a far fronte a una crescente richiesta di interventi. Anche sul ricambio delle ambulanze siamo in difficoltà, perché per sostituirle possiamo affidarci solo alle donazioni”.
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