Formazione
Dieci milioni di euro per i bambini figli di vittime di femminicidio
Quattro progetti multiregionali per prendere in carico tempestivamente e individualmente i minori, offrendo loro un supporto specializzato e costante. Ci saranno anche linee guida per la presa in carico e osservatori regionali specifici. Marco Rossi-Doria: «Sono minori che devono affrontare un presente e un futuro molto difficili, che richiede un’opera di riparazione attentissima»
di Redazione
Dieci milioni di euro per quattro progetti in favore degli orfani delle vittime di femminicidio e di crimini domestici. L'impresa sociale Con i Bambini attraverso il bando “A braccia aperte”, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha selezionato quattro partenariati qualificati e con esperienza e con loro ha fatto un percorso di progettazione partecipata per co-progettare gli interventi. Sono stati coinvolti circa 90 enti e attori. L’obiettivo è prendere in carico tempestivamente e individualmente i minori, offrendo loro un supporto specializzato e costante in seguito all’evento traumatico, garantendone il graduale reinserimento sociale e la piena autonomia personale e lavorativa.
Gli interventi copriranno l’intero territorio nazionale, avranno una durata di 48 mesi e si rivolgeranno anche al sostegno delle famiglie affidatarie e di chi si prende cura del minore. Uno degli obiettivi dei progetti, complessivamente, è anche quello di fare una rilevazione puntuale – mancano dati esaustivi sul fenomeno e l’esatto numero dei minori orfani – e un’azione di formazione rivolta a tutti gli operatori socio sanitari, che sarà realizzata dai progetti e coordinata da Con i Bambini. Prevista anche la nascita di Osservatori regionali e la redazione di linee guida per la presa in carico tempestiva ed efficace dei minori orfani.
«È un’iniziativa assolutamente necessaria, che richiede approcci coraggiosi, innovativi, sperimentali e, al contempo, vagliati con grande rigore», sottolinea Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini. «Abbiamo avviato un percorso condiviso con i partenariati territoriali per dare delle risposte riparative e di comunità ad un fenomeno terribile, per tanti aspetti ancora poco conosciuto e che interessa, purtroppo, diverse centinaia di minori e famiglie, spesso lasciate sole ad affrontare situazioni molto complesse e delicate. Si tratta di bambini e bambine, ragazzi e ragazze che hanno vissuto l’uccisione della madre, quasi sempre per mano del padre, che hanno perso in modo violentissimo entrambi i genitori. Sono minori che devono affrontare un presente e un futuro molto difficili, che richiede un’opera di riparazione attentissima. Sono affidati spesso ai nonni o ai parenti che a loro volta devono farsi carico di compiti di accompagnamento alla crescita davvero complicati. Per noi si tratta di una sfida di grande impegno, che seguiremo con attenzione e competenze straordinarie».
Ciascuno dei 4 progetti, seppure con declinazioni differenti, prevede la presa in carico integrata, tempestiva e multidimensionale dei minori orfani, attraverso doti educative, assistenza medica e legale, sostegno psico-sociale, sostegno allo studio e l’accompagnamento all’inserimento lavorativo. Gli interventi prevedono l’istituzione di “poli” o centri a livello regionale e il coinvolgimento stabile di équipe multidisciplinari. I quattro progetti, come è prassi per le iniziative selezionate da Con i Bambini nell’ambito del Fondo, prevedono la valutazione di impatto.
Nel Nord Est sarà avviato, con un sostegno di 1.750.000 euro, il progetto Orphan of Femicide Invisible Victim, promosso dalla cooperativa sociale Iside con un partenariato di 19 enti: 14 organizzazioni di Terzo settore, 2 Università, 1 ente locale, 1 azienda speciale, 1 Asl. Coinvolte le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto.
Il Nord Ovest sarà interessato dal progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali, sostenuto con 1.650.000 euro e promosso da Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus in partenariato con altri 24 enti, tra cui la Procura dei minorenni di Torino, 18 organizzazioni di Terzo settore, 2 Università, 2 ordini professionali e 1 ente locale. Coinvolte le regioni Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.
Nel Centro Italia sarà avviato il progetto Airone, sostenuto con 3.300.000 euro, che interesserà Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria, promosso dall’associazione Il Giardino Segreto in collaborazione con 30 enti, di cui: 16 di Terzo settore, 5 Università, 1 Consorzio di diritto privato, 1 azienda spa, 3 Regioni, 3 aziende pubbliche di servizi alla persona e la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli.
Al Sud interverrà il progetto RESPIRO – Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli orfani speciali, sostenuto con 3.300.000 euro, che interesserà Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Il progetto è promosso dalla cooperativa sociale Irene ’95 in partenariato con 12 enti, di cui: 11 enti di Terzo settore e 1 azienda ospedaliera.
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