Politica

L’assorbente ha assorbito l’Iva

Ha preso il via oggi, 7 giugno, l’iniziativa di Lloyds Farmacia che per i prossimi sette mesi azzererà l’imposta sul valore aggiunto sugli assorbenti femminili che al momento è al 22%, l’aliquota dei beni di lusso. L’iniziativa appoggiata dal Comune di Milano si inserisce nella campagna “Stop alla tampon tax” che chiede una legge che elimini questa discriminazione fiscale riducendo l’imposta

di Antonietta Nembri

L’Iva al 22% è quella che contraddistingue alcuni prodotti del lusso, come champagne, moto di grossa cilindrata, tappeti orientali e… gli assorbenti femminili. Per dire basta a questa vera e propria discriminazione fiscale nei confronti delle donne che una volta al mese per circa 40 anni devono ricorrere a questi prodotti che non sono un lusso, ma una necessità da oggi – 7 giugno – e fino al 31 dicembre prossimo nelle farmacie LloydsFarmacia l’Iva viene azzerata. Le clienti potranno acquistare tutti i prodotti delle marche più conosciute (assorbenti interni, esterni e coppette) senza pagare l’Iva, con uno sconto del 22%. «La nostra speranza è che questo messaggio venga recepito» afferma Arianna Furia, direttore vendite Retail LloydsFarmacia – Gruppo Admenta Italia. «Questa nostra azione sarà portata avanti in tutte le nostre 260 farmacie in Italia, di queste 85 sono a Milano e una decina nell’hinterland», precisa Furia che auspica che l’iniziativa «segni una strada nuova. È tempo che il nostro Paese percorra con convinzione l’azzeramento della tampon tax. Non è più tempo di rimandare», conclude Furia ricordando che per questa attività il Gruppo impegnerà circa 50mila euro.


L’iniziativa ha l’appoggio del Comune di Milano e, ricorda l’assessore alle Politiche sociali Gabriele Rabaiotti in occasione del lancio in una farmacia milanese del Gruppo «speriamo possa fare scuola. Ma vorremmo anche insieme ad altri grandi comuni richiamare il Governo e il premier Draghi alla necessità di una legge per ridurre l’Iva su un bene primario. Si tratta di una misura importante». Rabaiotti ricorda anche come le farmacie «abbiano dimostrato di essere una realtà importante anche durante il lockdown, come punti di riferimento tra la casa e l’ospedale. Questa mossa di azzerare l’Iva che va oltre la richiesta di una riduzione è un segnale forte che spero venga colto».

Le campagne in corso, come quella di Weworld lanciata lo scorso anno (ne abbiamo scritto qui ) hanno l’obiettivo di ridurre l’Iva sugli assorbonti igienici femminili portandola al 5%, ma soprattutto mira a favorire l’uguaglianza di genere, dal momento che al centro dell’iniziativa vi sono prodotti necessari che nel corso della vita di una donna comportano un costo significativo nelle economie personali. A livello europeo le normative permettono, dal 2006, agli stati membri di ridurre questa imposta, Francia e Germania, come Uk e Scozia, hanno varato leggi di abolizione o riduzione dell’Iva, l’Italia insieme ad altre nazioni continua ad applicare l’aliquota più alta

Come rimarca Diana De Marchi, presidente della Commissione pari opportunità e diritti civili del Comune di Milano si tratta di una «battaglia che si sta facendo e che finalmente sta emergendo. Occorre superare il tabù delle mestruazioni. È un tema straordinariamente importante e questo azzeramento è un segnale molto forte. Ma dobbiamo continuare a fare sensibilizzazione sul tema delle disuguaglianze di genere». Un’azione che vuole sollecitare la politica chiamata a livello nazionale a lavorare per la riduzione dell’aliquota Iva. De Marchi ricorda anche che «l’azzeramento dell’Iva supera la richiesta della mozione presentata in Consiglio comunale insieme alla collega Alice Arienta. In questa campagna per superare la Tampon Tax Milano c’è» conclude De Marchi.

Nell'immagine in apertura, da sx Rabaiotti, De Marchi, Furia

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