Famiglia

Napoli come Porto Alegre

L'1% delle risorse comunali, 70 mld, saranno gestite direttamente dalla gente: Il Bilancio partecipato contenuto nel bilancio di previsione della citt

di Paul Ricard

Napoli come Porto Alegre. Come in Brasile, anche sotto il Vesuvio si sperimentera’ il cosiddetto ‘Bilancio partecipativo’. L’1 per cento del Bilancio del Comune di Napoli, ovvero almeno 70 miliardi di lire, sara’ gestito direttamente dai cittadini. Se entro il 28 febbraio prossimo verra’ approvata dal Consiglio comunale la proposta di Bilancio di previsione 2002, gia’ da quest’anno una parte dei soldi del Bilancio comunale potra’ essere destinata a finanziare e sostenere iniziative di valenza sociale, iniziative proposte ed anche gestite direttamente dai cittadini dei quartieri popolari e di periferia. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosa Russo Iervolino e dal vicesindaco Rocco Papa ha infatti anticipato i tempi e, con un’apposita delibera, ha introdotto nel suo ordinamento contabile il principio del ‘Bilancio partecipativo’. La Giunta, con una delibera che fara’ certamente scuola, ha poi affidato un’apposita delega all’assessore agli Affari Sociali, Raffaele Tecce. L’assessore di Rifondazione Comunista avra’ il compito, per lui affatto ingrato, di far nascere nelle periferie e nei quartieri piu’ a rischio nuovi progetti e nuove iniziative di sostegno, sia sul piano culturale che sociale, secondo le indicazioni degli stessi interessati. Grazie alla formula del Bilancio partecipativo, Napoli ha sposato in pieno ed in anticipo il modello di amministrazione della cosa pubblica rilanciato con forza in queste ore dai partecipanti al II World Social Forum in corso a Porto Alegre. Viene di fatto sancito un principio innovativo: saranno i cittadini, direttamente, a poter decidere, attraverso le associazioni, i circoli territoriali, le strutture sociali di base, quali voci e nuovi capitoli di spesa devono essere inserite a bilancio. Forte di questa sua scelta, il Comune di Napoli ha deciso di inviare a Porto Alegre una pattuglia molto rappresentativa. La delegazione napoletana e’ guidata dall’assessore agli Affari sociali, Raffaele Tecce, che dal Brasile ha spiegato: ”L’importanza della partecipazione del Comune di Napoli, insieme a centinaia di atri enti locali, sta nel fatto che la nostra discussione programmatica sul Bilancio partecipativo e la nostra costruzione di una ‘citta’ sociale’ ha trovato nel dibattito del Forum e nel documento finale piena aderenza e condivisione”. Dunque Porto Alegre fara’ propria l’esperienza avviata dagli amministratori partenopei. In sostanza, le decisioni della giunta Iervolino entreranno nel documento finale del World Social Forum. La scelta innovativa e coraggiosa del Comune di Napoli e’ stata sottolineata anche dal vicesindaco, Rocco Papa: ”Destinare parte delle risorse per costruire quella che viene chiamata la ‘citta’ sociale’, e’ stata una decisione giusta e anche doverosa. Si tratta di dare la possibilita’ ai cittadini di decidere direttamente come destinare una parte delle risorse pubbliche. Ma questa e’ anche una scelta che fara’ crescere la cultura della responsabilita’ e della partecipazione: la gente si sentira’ piu’ coinvolta nelle decisioni e quindi si sentira’ piu’ responsabilizzata”.

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