Sostenibilità

Un riciclo a regola d’arte che porta nei Beni del Fai

Torna fino al 6 maggio l’iniziativa nell’ambito di “Nespresso per l’Italia”: riciclare le capsule di caffè diventa occasione per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un impegno per il 2021 di oltre 30mila coupon omaggio per visitare i Beni del Fondo ambiente italiano e guardare alla ripresa. Nel 2020 sono stati 18mila gli ingressi distribuiti

di Antonietta Nembri

In un momento in cui il rilancio del turismo e delle attività culturali – settori fortemente colpiti dall’emergenza in corso – è sempre più centrale per la ripresa dell’Italia e la ripartenza dei consumi culturali torna per il secondo anno l’iniziativa che vede Nespresso al fianco del Fai – Fondo ambiente italiano. Le capsule esauste infatti diventano un coupon omaggio, a fronte di un biglietto acquistato, per visitare le bellezze storico-artistiche e naturali del Fai. L’iniziativa si inserisce nel progetto Nespresso per l’Italia attraverso il quale l’azienda affianca il Fondo ambiente italiano per incentivare la scoperta delle bellezze artistiche e naturali d’Italia e promuovere la conoscenza e la valorizzazione dei tesori che il nostro Paese può vantare.

In pratica, fino al 6 maggio, riportando le capsule Nespresso esauste nelle oltre 60 Boutique con area recycling attiva, sarà possibile ricevere in omaggio un coupon che consentirà, a fronte di un altro biglietto acquistato, un ingresso gratuito in un Bene del Fai, per una seconda persone. L’iniziativa permette di usufruire dei biglietti fino al 31 dicembre 2021, ampliando quindi fino alla fine dell’anno la possibilità di scoprire alcuni dei più bei tesori d’arte e natura che l’Italia possa vantare e con l’obiettivo di promuovere le meraviglie del nostro Paese, con uno sguardo positivo al futuro e alla ripresa.

«Nespresso si impegna da sempre a tutelare l’ambiente e il territorio, in particolare nel nostro Paese sosteniamo e portiamo avanti iniziative volte a creare valore anche attraverso piccoli gesti che possono fare la differenza e permettere di raggiungere risultati straordinari» ricorda Stefano Goglio, direttore generale di Nespresso Italiana. «Ne è un concreto esempio il nostro programma “Da Chicco a Chicco”, che da dieci anni ormai ci permette di lavorare per dare una seconda vita alle capsule esauste e di sensibilizzare i nostri consumatori sull’importanza del riciclo delle capsule usate. Grazie alla collaborazione con il Fai proprio il riciclo delle capsule Nespresso diventa anche un’opportunità per scoprire e visitare alcune delle più belle destinazioni artistiche e naturali che abbiamo in Italia e che in questo momento più che mai hanno bisogno di essere sostenute».


Dall’Abbazia di San Fruttuoso di Camogli (Ge) al Giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi di Agrigento, passando per il Parco Villa Gregoriana di Tivoli (Rm), le dimore storiche, i giardini e i parchi del Fai potranno svelare le loro bellezze e accogliere i consumatori Nespresso fino alla fine dell’anno, in base alle disposizioni governative vigenti e agli orari e alle modalità di apertura di ogni Bene.
Nel 2020 con gli oltre 18mila biglietti distribuiti con il riciclo delle capsule hanno permesso, durante un anno difficile, di valorizzare alcune delle grandi bellezze del territorio e di promuovere ulteriormente il turismo nazionale nei periodi di apertura.
Questi i luoghi maggiormente visitati: Villa del Balbianello a Tremezzina (CO); Parco Villa Gregoriana a Tivoli (RM); Villa Necchi Campiglio a Milano; Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA); Castello di Avio a Sabbionara d’Avio (TN); Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD); Castello e Parco di Masino a Caravino (TO).

Dopo quelli distribuiti nel 2020, il progetto punta quest’anno a donare oltre 30mila biglietti e a promuovere il messaggio che in ogni capsula usata c’è l’inizio di una nuova storia, grazie al programma “Da Chicco a Chicco”.
Avviato grazie a una convenzione con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” consente infatti di trasformare le capsule di caffè esauste in nuove risorse. I consumatori possono riconsegnare le capsule esauste nell’area recycling delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio. Una volta raccolte, le capsule vengono trattate con un sistema che permette di separare i residui di caffè e l’alluminio. L’alluminio che è un materiale riciclabile al 100%, è destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini. Il caffè, invece, viene trasformato in compost e utilizzato in una risaia. Il riso prodotto, poi, viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato a Banco Alimentare della Lombardia e Banco Alimentare del Lazio.
Dalla sua attivazione, nel 2011, “Da Chicco a Chicco” ha permesso di donare a Banco Alimentare della Lombardia oltre 3 milioni e 400mila piatti di riso, a cui si aggiungono gli oltre 220mila piatti di riso offerti a Banco Alimentare del Lazio. In una nota l'azienda sottolinea il fatto che questo traguardo viene raggiunto «anche grazie al supporto dei consumatori che hanno preso parte al progetto di economia circolare implementato da Nespresso riconsegnando le capsule esauste nei 118 punti di raccolta distribuiti in 71 città in tutto il territorio nazionale».

Nella foto in apertura Giardino della Kolymbethra (AG) – Foto di Vincenzo Cammarata 2013©FAI

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