Volontariato

Farmaci: quelli di fascia C in Francia meno costosi anche dell’80%

E' la denuncia del Movimento consumatori preoccupato dei recenti rincari già denunciati dal ministro della Salute Girolamo Sirchia

di Redazione

Tutti in Francia a comprar farmaci; quelli di fascia C, a totale carico dei cittadini, costano fino all’80% in meno di quelli venduti in Italia. E’ la provocazione del Movimento consumatori che, preoccupato dei recenti rincari già denunciati dal ministro della Salute Girolamo Sirchia, ha confrontato i prezzi di alcun medicinali ‘senza ricetta’ nei due Paesi. E la convenienza di un ‘carrello’ riempito Oltralpe é dimostrata dai numeri: l’antifebbre Tachipirina si paga il 30,94% in meno, l’antinfiammatorio Aspirina il 43,02%, il lassativo Laevolac il 71,6% e il calmante Tavor addirittura l’82,49%. I diversi regimi fiscali non c’entrano, dice il presidente del comitato Sandro Miano, perché ”variazioni cosi’ sensibili non possono dipendere solo da questo”. Secondo il Movimento consumatori Sirchia é stato fin troppo ottimista, ‘bacchettando’ Farmindustria perche’ ”i farmaci italiani sono piu’ cari del 5% rispetto alla media europea”. La differenza é ”di gran lunga superiore”, assicura Miano. E a Farmindustria, che ricorda al ministro come ”le case farmaceutiche siano rigidamente controllate dal Cipe”, il presidente del comitato risponde: ”E’ vero, ma questo vale solo per i prodotti in fascia A e in fascia B; per quelli in fascia C il prezzo é libero ed é proprio questa la categoria più interessata dai rincari”.
Da dicembre, insomma, in Italia i medicinali in fascia C costano’come l’oro’. E il caroprezzi non risparmia nemmeno la cosiddetta ‘medicina dolce’; alcuni medicinali omeopatici, si legge nella tabella del Movimento, in Francia costano dal 60 al 75% in meno che in Italia. ”Sorge una domanda di fondo – aggiunge Miano – e cioe’ per quale motivo per i farmaci di fascia C ci sono stati rincari medi del 10% se l’inflazione e’ ferma al 2,4%%”. Il problema vero, conclude il presidente, é che ”su tutto questo comparto (fascia C) il ministero della Sanità non esercita alcun controllo e le case farmaceutiche sono assolutamente libere di imporre i prezzi che vogliono”.

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