Formazione

Politica: su Codice militare ancora maldipancia nell’Ulivo

L'applicazione del codice militare penale di guerra alle operazioni internazionali di pace ha suscitato maldipancia fra i deputati dell'Ulivo, impegnati oggi a Montecitorio

di Redazione

L’applicazione del codice militare penale di guerra alle operazioni internazionali di pace ha suscitato non pochi maldipancia fra i deputati dell’Ulivo, impegnati oggi nell?aula di Montecitorio ad approvare il provvedimento che fra l’altro modifica il codice penale militare di guerra per renderlo applicabile, per la prima volta, alle operazioni internazionali. Con due mozioni differenti vari deputati del Prc, Pdci, Verdi e Ds hanno posto la questione di incostituzionalità del provvedimento, questione respinta dall’aula. Ma il voto non ha dissipati i dubbi sul provvedimento al punto che 17 diessini hanno votato contro e dodici si sono astenuti, in gran parte esponenti del ”correntone”. Perplessità anche fra le fila della Margheria: sette deputati hanno votato no e tre si sono astenuti sul provvedimento. Fra i Verdi cinque hanno votato no e Marco Boato si e’ astenuto, mentre sono stati due i deputati del Pdci che hanno votato contro. Il verde Cento ha spiegato la sua opposizione al provvedimento affermando che l’applicazione del codice militare di guerra alla spedizione in Afghanistan é ”una grave violazione della Costituzione. In occasione delle altre spedizioni all’estero non e’ mai stato applicato il codice militare e questo decreto apre la la strada ad una nuova prassi nell’utilizzo del codice di guerra nella risoluzione dei conflitti internazionali”. Nella sua dichiarazione di voto anche il diessino Marco Minniti ha posto in risalto come il si’ del suo gruppo fosse comunque legato a riserve di fondo. ”Non sfugge a nessuno – ha spiegato – che il codice del 1941 e’ lontano dallo spirito della Costituzione e spesso lontano dal senso comune degli italiani siano civili o in divisa”. Minniti ha posto in risalto il vuoto legislativo fra ”un codice militare di pace insufficiente e un codice militare di guerra obsoleto”. Il provvedimento adottato dalla Camera, secondo Minniti, ha le caratteristiche ”di straordinarieta’, emergenza e temporaneità” ed assicura ”garanzie e tutela per i militari e i civili”. ‘Il Parlamento sa – ha osservato – che non é la soluzione definitiva”. Minniti ha quindi legato il sì dei diesse alla sollecitazione che il Parlamento entro sei mesi lavori su un provvedimento del governo per varare un nuovo codice militare per le missioni all’estero. Le differenziazioni all’interno dell’Ulivo sono state rilevate e stigmatizzate da Ugo Intini capogruppo dell’Sdi alla camera. ”Purtroppo – ha affermato – ancora una volta l’Ulivo si é clamorosamente diviso sulla politica estera. Comunisti Italiani, Verdi, Prc e una parte dei Ds da un lato, ancora e sempre contro l’intervento in Afghanistan. Margherita, maggioranza Ds e Sdi dall’altra. Così non si può andare avanti”.


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