Sostenibilità
Letteratura ambientale volano per ecologia e sostenibilità
Leggere un libro per 4 italiani su 10 è utile per adottare comportamenti più attenti alla natura. A dirlo un’indagine di Ipsos promossa da Comieco in occasione della presentazione dei finalisti del Premio letterario Demetra. I testi selezionati dalla giuria hanno al loro centro storie di economia circolare ed educazione ambientale. Il lettore di temi ambientali è soprattutto maschio e ha un’età tra i 31 e i 51 anni
I cambiamenti climatici, il global warming, la siccità, il disastro della Marmolada… non sono che alcuni dei temi relativi all’ambiente che hanno conquistato le prime pagine dei giornali, il prime time della televisione e che imperano su internet e social. L’ambiente è sempre al centro dell’interesse e l’87% degli italiani si dichiara sensibile verso queste tematiche. Anche il mondo della letteratura e dei libri, ha ricordato Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco – Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica mostra «una forte vivacità registrando un + 40% di titoli sul tema nell’ultimo periodo». E proprio in occasione della presentazione dei finalisti della seconda edizione del Premio letterario Demetra, ideato da Comieco ed Elba Book festival per dare visibilità e sostegno ad autori ed editori indipendenti italiani che mettono l’ambiente e la sostenibilità al centro delle loro pubblicazioni, è stata presentata l’indagine condotta da Ipsos e promossa da Comieco per approfondire le scelte letterarie degli italiani in tema di ecologia e sostenibilità.
Uno dei primi dati illustrati da Nando Pagnoncelli ha riguardato la conoscenza da parte degli italiani del concetto di sostenibilità che in 10 anni è passata dal 7% al 39% «oggi la sostenibilità è molto più popolare», ha commentato.
Prima di arrivare al cuore della ricerca, cioè il rapporto tra letteratura e ambiente, un altro dato presentato ha riguardato il rapporto tra gli italiani e la raccolta differenziata che è sempre più considerato un indicatore del senso civico.
Tutte le slide sono tratte dalla ricerca Ipsos Libri e ambiente: le abitudini degli italiani
Infine, il cambiamento climatico è considerato la principale minaccia «da tenere presente», ha avvertito Pagnoncelli, «che la rilevazione è stata fatta a febbraio».
Letteratura ambientale
Per 1 italiano su 5 la letteratura è un valido canale per l’educazione delle persone al senso civico, al terzo posto dopo la tv generalista e i documentari. E quando si parla di senso civico, uno degli indicatori più importanti è l’attenzione per l’ambiente e proprio le tematiche ambientali rappresentano il centro degli interessi di lettura di molti: 1 intervistato su 3 dichiara di aver letto almeno un titolo sul tema ambientale negli ultimi 5 anni, il più delle volte romanzi o saggi.
Tra chi legge autori italiani, prevale il desiderio di approfondire argomenti più vicini alla propria quotidianità, mentre per avere una prospettiva globale dell’argomento trattato la scelta ricade sugli stranieri.
Attento a risparmiare, attratto dai formati tascabili ma ancora affezionato alla carta. È questo l’identikit complessivo del lettore ambientale che emerge dalla ricerca. Gli uomini leggono di ambiente più delle donne (37% vs. 29%), mentre tra le fasce d’età prevale quella tra i 31-51 anni rispetto agli over 65 (41% vs 25%).
In generale, la letteratura ambientale è un tema trasversale che attrae: oltre il 40% dichiara di esserne interessato e, tra questi, il 57% considera l’offerta di titoli del panorama editoriale più che sufficiente. Capire cosa si può fare in prima persona per la tutela dell’ambiente (per il 40%) e soddisfare il desiderio di informarsi in maniera completa e puntuale (per il 38%) sono le principali motivazioni che spingono i lettori a scegliere titoli sull’ambiente.
«La ricerca con Ipsos evidenzia lo stretto legame tra la letteratura e l’ambiente, tra la formazione di una coscienza ambientale condivisa e il mondo della carta» ha commentato Montalbetti (nell'immagine in primo piano) .«Solo 1 su 3 preferisce leggere su supporto digitale e non è un caso: il libro di carta, infatti, consente molto più di altri strumenti di riflettere e pensare, passaggi fondamentali per consolidare il proprio pensiero ecologico e basare le azioni quotidiane verso la tutela dell’ambiente».
Accanto al responsabile dell’Elba Book Festival, Giorgio Rizzoni che ha illustrato la manifestazione letteraria giunta all’ottava edizione e che punta non solo a essere sostenibile ma anche a sostenere la “bibliodiversità” degli editori indipendenti il presidente della giuria del Premio Demetra Ermete Realacci, presidente di Fondazione Symbola che ha sottolineato l’importanza di utilizzare «linguaggi trasversali per affrontare la questione ambientale» e riferendosi all’importanza della narrativa per ragazzi e alla saggista ha aggiunto «va favorito un approccio laterale allargando l’ambito delle questioni affrontate».
Tra le 61 candidature arrivate per il premio Demetra la Giuria ha selezionato i dieci finalisti. Quattro per la categoria Saggistica ambientale: Roberto Della Seta con Ecologista a chi? (Salerno); Stefania Leopardi con L’innocenza del pipistrello (Edizioni Ambiente); Paolo Pilieri con L’intelligenza del suolo (Altraeconomia) e Gianni Silvestrini con Che cos’è l’energia rinnovabile oggi (Edizioni Ambiente). Tre per la narrativa e i libri per ragazzi: Arjuna Cecchetti con Non pensarci due volte (Dalia); Maria Cristina Garofalo con Le terre di cristallo (Zefiro) e Silvia Grossi con L’ultimo respiro del sole (Laurana) e altrettanti per la categoria Graphic Novel: Daniel Cuello con Mercedes (Bao); Matteo De Longis con The prism (Bao) e Gud con Timothy Top, la rivoluzione sottosopra (Tunuè).
I vincitori saranno proclamati il 22 luglio a Rio nell’Elba.
In apertura image by Varad Anadate from Pixabay
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