Welfare

A Modena asilo nido… a casa della maestra

Un nuovo servizio di 'educatrice domiciliare' sperimentato a Modena

di Redazione

I bambini da 0 a 3 anni che non trovano posto nelle strutture (pubbliche o private), o che provengono da famiglie con orari di lavoro flessibili, possono da quest’anno utilizzare il nuovo servizio di ‘educatrice domiciliare’. Non è dunque la ‘tata’ a trasferirsi a casa dei bimbi (come gia’ accade nel servizio di educatrice familiare adottato in molte citta’), ma il contrario. Il Comune ha stipulato una convenzione per l’ apertura di due ‘nidi in casa’ che funzionano al mattino, dalle 8 alle 13, dal lunedì al venerdì, e accolgono ciascuno cinque bambini: uno si chiama ‘Le nuvole blu’ ed è gestito da un’ insegnante 24enne, originaria di Potenza, l’ altro è stato chiamato ‘La freccia azzurra’ e viene seguito da una 23enne di Modena. Entrambi i centri funzionano da ottobre, ma sono stati presentati ufficialmente oggi, dopo il periodo di avviamento. Le due maestre, che hanno seguito un corso di aggiornamento organizzato dal Comune, hanno attrezzato le loro abitazioni come previsto dal bando: l’ appartamento deve essere privo di fonti di pericolo, deve avere una stanza arredata per giochi e attività, e un bagno adeguato, dotato per esempio di fasciatoio. Le principali caratteristiche di questo nuovo servizio – osserva il Comune – sono l’ambiente familiare, il rapporto individualizzato con l’educatrice e gli orari flessibili: ogni famiglia può infatti concordare i momenti più comodi per portare i figli e riprenderli. Le due esperienze sono seguite dal Comune attraverso una responsabile che svolge visite periodiche. Il costo sostenuto dalle famiglie è equiparabile a quello di un servizio di nido convenzionato part-time. La retta si articola in tre fasce che vanno da un minimo di 4,62 euro (8.952 lire) a un massimo di 10,77 euro (20.857 lire) al giorno. Il Comune dà un contributo che varia in funzione della retta pagata dalla famiglia. Le maestre che ospitano i bimbi in casa percepiscono un contributo di circa 28.000 lire al giorno per ogni bambino. ”Se queste prime due esperienze andranno bene – spiega l’assessore comunale all’ Istruzione Morena Manfredini – il Comune potrebbe aprirne altre creando una rete di educatrici domiciliari dislocate in città per integrare i servizi già esistenti per la fascia 0-3 anni”. A Modena i posti nido sono 1305, con altri 360 posti nei servizi integrativi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA