Salute

Umanizzazione cure, ultimi giorni per il premio alle non profit

C'è tempo fino al 10 luglio per candidarsi agli "Humanizing Health Awards", concorso promosso da Teva Italia e che offre un riconoscimento alle migliori esperienze senza fine di lucro che operano in ambito sanitario. I dipendenti di tutta Italia voteranno i progetti più belli. Intanto, Umberto Comberiati sostituisce, come amministratore delegato, Hubert Puech d'Alissac e lavorerà per "espandere l'accesso alle cure"

di Giampaolo Cerri

Si chiamano “Humanizing Health Awards", ossia premi all'umanizzazione della salute.

Li promuove e li assegna Teva, gruppo farmaceutica leader nei medicinali equivalenti e biologici, per premiare "enti pubblici e privati senza scopo di lucro che abbiano attivato progetti di solidarietà e di umanizzazione delle cure in ambito sanitario in caso di malattie croniche, gravi o potenzialmente rischiose per la vita".

Alle quattro migliori esperienze andrà una donazione di 10mila euro, che contribuirà allo sviluppo delle attività nei contesti sanitari dell’ente vincitore.

Nelle due precedenti edizioni italiane – perché Teva realizza il premio anche in altri Paesi -, sono stati premiati otto progetti, presentati da Amo la Vita Onlus, Fondazione Istituto Nazionale dei Tumori, Fondazione Rosangela D’Ambrosio, Soleterre Onlus, Associazione Lorenzo Perrone, Aus Niguarda e Il Sorriso nel Cuore. Enti che , grazie alla donazione ricevuta, hanno potuto crescere e ampliare le attività a favore di pazienti e famiglie (leggi qui della penultima edizione):

"L’umanizzazione delle cure", ricordano dal quartier generale di Teva, a Milano, "mette al centro il malato, in un approccio multidisciplinare: il percorso strettamente diagnostico, clinico e terapeutico va accompagnato con interventi di natura psicologica, relazionale ed emozionale, che possano contribuire ad alleviare la sofferenza dovuta alla sensazione di impotenza e di sconforto legata alla patologia e alla dipendenza da familiari e caregiver".

"Gli enti non profit", proseguono da Teva Italia, "potranno inviare la propria candidatura via mail all’indirizzo hhawards2022@tevaitalia.it, allegando una descrizione del progetto lunga al massimo 200 parole e un link WeTransfer di un video di 30 secondi, che racconti il contesto dell’istituzione e gli obiettivi del progetto. la scadenza per le candidature, inizialmente fissata per il 26 giugno, è stata prorogata al 10 luglio".

Intanto nella filiale italiana del gruppo multinazionale nato in Israele, c'è un nuovo ceo dal 1 luglio. Si tratta di Umberto Comberiati, precedentemente Head of generics, OTC & Portfolio Italia, che sostituisce Hubert Puech d'Alissac (di cui trovate qui una recente intervista a VITA)

"Comberiati", spiega una nota Teva, "ha assunto la posizione di amministratore delegato per l’Italia, riportando direttamente a Michal Nitka". Nitka, dalla stessa data, è infatti il General manager della regione Italia e Sud-Est Europa di Teva, carica anche questa ricoperta in precedenza da Puech d'Alissac.

"La nostra ambizione", ha dichirato il neoamministratore, "è quella di rafforzare la già solida posizione di Teva nel mercato italiano attraverso il nostro ampio portfolio di farmaci equivalenti e biotecnologici e di espandere l’accesso alle cure con farmaci di alta qualità. Ogni giorno, in Teva, lavoriamo per migliorare la salute dei pazienti e anche per generare valore per l’intero servizio sanitario nazionale, contribuendo anche alla sua sostenibilità. Pertanto", ha concluso Comberiati, "intendiamo continuare a consolidare la nostra posizione di partner con medici, farmacisti e istituzioni supportandoli nel loro lavoro e rendendo loro e i cittadini sempre più consapevoli del valore del brand Teva in Italia".

La stessa nota contiene una calorosa nota di ringraziamento all'uscente Puech d'Alissac "per il lavoro, l’impegno e la profonda dedizione che hanno caratterizzato il suo percorso. Al termine di una brillante carriera di oltre 40 anni, costellata da numerosi successi nel settore farmaceutico".

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