Volontariato

Sangue: per i medici in Italia è ancora emergenza

Lo dice, in una nota, il presidente dell'associazione medici dirigenti Cimo-Asmd, Stefano Biasoli. Mentre la discussione del piano sangue in Parlamento slitta ancora

di Benedetta Verrini

L’emergenza sangue continua ”in molte regioni d’Italia”, ed e’ quindi necessario accelerare i tempi per la discussione del Piano sangue. Questa volta, l’allarme viene dai medici appartenenti all’Associazione nazionale dei medici dirigenti Cimo-Asmd. Nonostante l’emergenza, ha rilevato in una nota il presidente della Cimo-Asmd, Stefano Biasioli, ”la Commissione sanita’ del Senato ha rinviato alla prossima settimana la discussione del Piano sangue” e le proposte di legge sul Piano sangue ”sono ben sei”.
L’associazione si dice inoltre perplessa, oltre che sui tempi, sulla ”proposta di istituire un’Agenzia sangue” e sull’ ”eccessiva liberalizzazione delle unita’ di raccolta in Italia gestite direttamente dai donatori”. Secondo Biasioli ”sarebbe molti piu’ razionale un ufficio ‘ad hoc’, direttamente gestito dal ministero della Salute, piuttosto che ‘Agenzie’ che in Italia hanno fallito in tanti settori”. Quanto al controllo della raccolta del sangue, secondo la Cimo-Asmd dovrebbe essere affidato ”alle strutture trasfusionali competenti sul territorio. Rivedendo completamente – conclude la nota – l’attuale ruolo della Cri che, cosi’ come e’ strutturato, e’ praticamente inutile per finalita’ e figure professionali che vi operano”.

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