Leggi

Quattro proposte per un “Impact Recovery”

Social Impact Agenda per l’Italia è stata chiamata dalla XII Commissione Parlamentare Affari Sociali a proporre un documento di rafforzamento e modifica delle politiche sociali nazionali in occasione del Piano nazionale di Rilancio e Resilienza. La memoria presentata individua negli strumenti della finanza a impatto sociale delle leve potenti per rendere la spesa pubblica più efficace nel raggiungimento di risultati ambientali e sociali

di Redazione

Social Impact Agenda per l’Italia, il network italiano della finanza a impatto sociale, ha presentato un documento di sintesi con le proposte del mondo impact per integrare e modificare le politiche sociali nazionali. Il network è stato chiamato, infatti, dalla XII Commissione Parlamentare Affari Sociali a produrre proposte sul Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza, in vista della consegna del Recovery Fund italiano. Un traguardo importante per l’associazione, interlocutore istituzionale riconosciuto dal Parlamento nell’operazione di innovazione e rafforzamento del Welfare prevista dal Pnrr.
«La finanza a impatto ha l’obiettivo di disegnare un nuovo modello economico, in cui i mercati possano mettersi al servizio del cambiamento sociale e ambientale, coniugando l’inclinazione al profitto e all’interesse alla generazione di valore», dichiara Filippo Montesi, segretario generale di Social Impact Agenda per l’Italia. «La memoria che abbiamo presentato in XII Commissione individua negli strumenti della finanza a impatto sociale delle leve potenti per rendere la spesa pubblica più efficace nel raggiungimento di risultati ambientali e sociali e per attrarre maggiori risorse finanziarie, coinvolgendo il settore privato rispetto agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030».

Sono quattro le proposte-cardine contenute nella memoria di Social Impact Agenda per l’Italia, per dare una risposta alla crisi sanitaria, sociale ed economica post pandemia da Covid 19. Un vero e proprio “impact recovery”, per ripartire, finalmente anche in Italia, attraverso lo sviluppo degli strumenti della finanza a impatto.

Il documento propone di:

  1. utilizzare gli strumenti della finanza a impatto e gli schemi “pay by result” a sostegno delle politiche sociali e sanitarie, per favorire le partnership pubblico-private e attrarre risorse private addizionali con lo scopo di soddisfare i nuovi drammatici bisogni sociali post crisi Covid;
  2. attuare interventi di ammodernamento e riqualificazione del capitale umano nella Pubblica Amministrazione, lavorando sul rafforzamento delle competenze del personale della PA;
  3. diffondere l’uso della valutazione d’impatto come strumento di misurazione dei risultati raggiunti dagli interventi del Piano in tutte le fasi della programmazione europea, non solo ex-post, ma anche in itinere ed ex-ante;
  4. valorizzare l’impresa sociale come agente di cambiamento a livello territoriale, anche sostenendola con sgravi fiscali ed incentivi.

Le quattro proposte di Social Impact Agenda sono state ufficialmente depositate negli scorsi giorni. Ora l’associazione chiede al nuovo Governo e agli attori responsabili dell’iniziativa parlamentare di intraprendere con convinzione la strada dello sviluppo della impact economy, soprattutto in questa fase di crisi sanitaria e socio-economica senza precedenti. Il documento integrale depositato in Commissione XII della Camera è consultabile qui

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.